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ATP Madrid, Lorenzo Musetti sfiderà Alexander Zverev. Non ci sono precedenti: le chiavi tattiche

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Per la prima volta in carriera Lorenzo Musetti potrà sfidare Alexander Zverev. Accadrà domani negli ottavi di finale del Masters 1000 di Madrid, il quarto dell’anno, dopo una gran bella performance dell’azzurro contro l’americano Sebastian Korda. Una gran vittoria, specialmente considerate le difficoltà (anche merito degli avversari, questo va detto).

Il toscano si sta per certi versi abituando a queste sfide d’alto bordo: di top ten ne ha già affrontati sei, battendone due (l’argentino Diego Schwartzman ad Acapulco 2021 e il canadese Felix Auger-Aliassime poche settimane fa a Montecarlo), e dando battaglia sia al greco Stefanos Tsitsipas che a Novak Djokovic, nell’ormai famosissima partita del Roland Garros 2021 in cui si trovò avanti di due set agli ottavi di finale, prima di calare di netto dal punto di vista fisico.

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Adesso c’è Zverev, un giocatore che non è proprio nel suo miglior momento in assoluto. Il numero 3 del mondo non ha vinto ancora alcun torneo nel 2022, e tra Montecarlo e Madrid ha anche avuto il calo enorme di Monaco di Baviera, in cui ha lasciato strada in modo fragoroso al danese Holger Rune. E anche in terra spagnola in difficoltà ci è andato parecchio, dovendo rimontare Marin Cilic (4-6 6-4 6-4 sul veterano croato).

Quali chiavi per il classe 2002 allenato da Simone Tartarini? Prima di tutto limitare, per quanto possibile, la prima di Zverev e tenersi pronto quando ci sarà qualche occasione con la seconda, qualora sia giocabile dal momento che sono note le variazioni del tedesco in tal senso. Musetti ha la capacità di variare parecchio il gioco, una situazione nella quale può creare difficoltà al suo avversario. Si parla, in sostanza, di uno dei pochissimi che, al massimo delle sue potenzialità e con una fiducia che sta esprimendo in larga misura, ha il tennis per dare serissimi grattacapi a uno che ha disputato una finale Slam, che ha avuto la chance di diventare numero 1 del mondo (fallendola). Quel tennis fatto di variazioni che lo ha spesso portato a esaltarsi contro i primi della classe, con cui spesso e volentieri tira fuori il meglio.

Foto: LiveMedia/Oscar J Barroso/DPPI – LivePhotoSport.it

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