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Boxe, Irma Testa a caccia del Mondiale: finale infuocata contro Lin, l’Italia insegue il quinto oro
Irma Testa non conosce mezzi termini e vuole la medaglia d’oro ai Mondiali. La campana non si è nascosta dietro a un dito, lo aveva dichiarato alla vigilia della semifinale dominata oggi pomeriggio contro l’indiana Manisha e lo ha ribadito al termine del confronto che le ha permesso di disputare l’atto conclusivo di questa rassegna iridata. La 24enne salirà sul ring di Istanbul (Turchia) nella giornata di giovedì 19 maggio (attorno alle ore 17.30), con il chiaro intento di mettersi al collo l’alloro più pregiato e di fare risuonare l’Inno di Mameli nella metropoli anatolica.
La ribattezza Butterfly ha tutte le carte in regola per diventare la reginetta della categoria fino a 57 kg e per diventare la terza italiana capace di salire sul gradino più alto del podio iridato: prima di lei ci sono riuscite soltanto l’iconica Simona Galassi (per ben tre volte nei 51 kg tra 2001, 2002, 2005 quando il pugilato femminile non era purtroppo ancora a questi livelli di notorietà) e Alessia Mesiano (curiosamente proprio tra le 57 kg, nel 2016). Irma Testa è invece diventata la prima pugile del Bel Paese a conquistare una medaglia agli Europei (oro nel 2019), una alle Olimpiadi (bronzo a Tokyo 2020) e una ai Mondiali.
L’azzurra si è resa protagonista di una cavalcata impeccabile a Istanbul, vincendo contro contro la maliana Fatoumata Camara (4-1), la giapponese Mona Kimura (ko tecnico alla seconda ripresa), la polacca Sandra Kruk (5-0), l’uzbeka Sitora Turdibekova (5-0) e l’indiana Manisha (4-1). L’avversaria della finale sarà davvero molto ostica e impegnativa, il match si preannuncia molto aperto: la taiwanese Lin Yu-Ting è estremamente solida.
Boxe, Irma Testa giganteggia e approda alla finale dei Mondiali! Vittoria schiacciante su Manisha
La 26enne asiatica si laureò Campionessa del Mondo tra i pesi gallo nel 2018 e nel 2019 si mise al collo la medaglia di bronzo iridata proprio tra i piuma. La ricordiamo anche alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove perse per 2-3 al secondo turno contro la filippina Nesthy Petecio, che regolò anche Irma Testa in semifinale e poi conquistò la medaglia d’argento. Durante questo torneo ha regolato la francese Sthelyne Grosi (4-1), la tajika Milgona Samadova (5-0), la sudcoreana Aeji Im (4-1), la brasiliana Jucielen Romeu (5-0) e la kazaka Karina Ibragimova (5-0).
La campana dovrà essere abile dal punto di vista tecnico, destreggiando in guardia e in schivata com’è solita fare, puntando tanto sulla velocità di gambe e provando a portare colpi precisi per minare le certezze di Yu-Ting. La cintura e gli annessi 100.000 euro di premio sono a portata di mano, servirà la finale perfetta.
Foto: Lapresse