Ciclismo
Chi è Juan Pedro Lopez, lo spagnolo in maglia rosa al Giro d’Italia: buon scalatore, difficile possa fare classifica
La prima grande salita del Giro d’Italia 2022 ci ha consegnato un nuovo leader della classifica generale ed è un nome un po’ a sorpresa: Juan Pedro Lopez. Lo spagnolo della Trek-Segafredo è partito stamattina con 1’12” di ritardo dalla Maglia Rosa e, riuscendo ad infilarsi nella fuga giusta, ha scalato la classifica con il secondo posto alle spalle del solo Lennard Kämna. Andiamo a scoprire qualcosa in più sul suo conto.
Juan Pedro Lopez Perez è nato nel 1997 ed è considerato da qualche anno uno dei giovani più interessanti del panorama iberico. La sua carriera inizia sostanzialmente nel 2014, quando da junior si laurea Campione di Andalusia sia in linea che a cronometro. Da lì passa al team della Fundacion Contador, con cui completa il passaggio tra i professionisti nella allora Polartec-Kometa.
Tra i professionisti si distingue subito come buon scalatore, finendo regolarmente nei piani alti delle classifiche per i migliori giovani alle varie corse a cui partecipa, a partire dalla Volta a la Comunitat Valenciana del 2019 in cui nella speciale classifica si piazza alle spalle dei soli Sergio Higuita, Aleksandr Vlasov e Steff Cras.
Quello stesso anno inizia uno stage alla Trek-Segafredo, che lo mette sotto contratto per la stagione successiva. Da allora corre nella squadra a stelle e strisce, con cui rimarrà anche nella prossima stagione. Dopo un 2020 piuttosto difficile, nella stagione scorsa è tornato a farsi vedere, soprattutto nelle fughe o al servizio dei suoi capitani.
In questo 2022 il nativo di Lebrija ha compiuto un ulteriore passo in avanti. L’abbiamo visto prima protagonista di un attacco nella tappa regina della Volta a Catalunya e poi rimanere con i migliori e chiudere all’ottavo posto nella durissima ultima tappa del Giro dei Paesi Baschi, al secondo posto tra i migliori giovani (alle spalle di Remco Evenepoel).
Senza alcun dubbio, la giornata di oggi rappresenta per Lopez il punto più alto della sua ancora giovane carriera. Manca ancora all’appello la prima vittoria, ma di certo poter indossare un simbolo leggendario come la Maglia Rosa, probabilmente almeno per due giorni, è una di quelle cose che cambia per sempre la carriera di un corridore.
Foto: LaPresse
