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Chi è Mackenzie McDonald, il prossimo avversario di Jannik Sinner al Roland Garros: c’è un precedente benaugurante

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Al terzo turno del Roland Garros per Jannik Sinner ci sarà un cliente già noto in passato. Si tratta di MacKenzie McDonald, americano attualmente numero 60 del mondo, ma già al 49° posto nello scorso mese di febbraio. Fu contro di lui che l’altoatesino vinse il suo primo ATP 500 in carriera, nella scorsa estate in quel di Washington, al termine di una partita molto lottata e finita 7-5 4-6 7-5.

Fino ad ora il percorso di McDonald a Parigi è stato particolare: al primo turno ha pescato il lucky loser italoargentino Franco Agamenone, dal quale ha rischiato di farsi portare al quinto set dopo una partita dalle molte sfaccettature, compresa quella della poca voglia di giocare con le gocce di pioggia in caduta dal cielo. Questo è uno scenario che sulla terra può verificarsi, ma sul veloce no. Al secondo turno, invece, ha sconfitto per 6-3 6-1 6-4 Nikoloz Basilashvili, o meglio la sua versione spenta (che il numero 22 del mondo mostra ormai sempre più spesso).

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Nella stagione, il classe ’95 nativo di Piedmont (che non è il Piemonte, ma una città californiana, benché lui sia residente nella zona di Orlando, Florida) non ha particolarmente brillato. E il rendimento in questo Slam è ancora più sorprendente se si considera che sul rosso non aveva passato le qualificazioni sia a Madrid che a Roma. Non è andato nemmeno vicino a infastidire i big anche lontano dal mattone tritato, cioè nel suo elemento. Il giocatore di più alta classifica sconfitto nel 2022 è proprio Basilashvili, che peraltro è vittima abituale dell’anno visto che lo aveva già battuto senza tanti complimenti a Rotterdam.

L’opportunità di arrivare agli ottavi, per Sinner, si fa dunque concreta contro un giocatore tutt’altro che avvezzo alla superficie più lenta del circuito mondiale. A suo vantaggio sono i rapporti di forza che nel frattempo si sono allargati con l’avversario americano. La prospettiva della sfida con Andrey Rublev non è lontana per l’altoatesino (e, anzi, è il russo a doversi guardare le spalle dal cileno Cristian Garin, avversario di interessante levatura nella fattispecie).

Foto: LaPresse

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