Ciclismo

Doping, l’ex ciclista tedesco Danilo Hondo condannato a otto anni di squalifica

Pubblicato

il

Il 48enne tedesco Danilo Hondo, ex corridore di buona caratura che ha vestito le casacche di formazioni di alto rango, è stato condannato a otto anni di squalifica dalla Camera Disciplinare Svizzera per lo Sport. Hondo non potrà ricoprire nessuna carica sportiva per suddetto periodo a partire dal dal 9 settembre 2019.

Dopo il suo ritiro, avvenuto nel 2014, l’ex corridore della Lampre ha assunto il ruolo di manager della Nazionale Svizzera svizzera Under 23 per poi essere licenziato in seguito alle sue dichiarazioni. Nel 2019 aveva infatti testimoniato le proprie colpe davanti alla camera penale di Monaco.

L’ammissione più pesante effettuata dal due volte vincitore di tappa al Giro d’Italia è legata all’utilizzo di doping del sangue tra la fine del 2011 e l’inizio del 2013, pratica che coinvolgeva, a suo dire, anche il compagno di squadra Alessandro Petacchi.

Giro d’Italia 2022, fioccano i ritiri. Già 4 abbandoni nella tappa Diamante-Potenza

Un frammento della sentenza riporta che “Nell’ambito dell’ampia indagine, Danilo Hondo ha confessato integralmente e divulgato informazioni, confermando anche a Swiss Sport Integrity gli atti di doping di cui è stato accusato”. La camera disciplinare ha preferito non usare il pugno duro, riconoscendo il grande spirito di collaborazione nelle indagini da parte dell’ex atleta.

Foto: Lapresse

Exit mobile version