Formula 1
F1, Ferrari bene sul giro secco, preoccupante in vista della gara: cosa non ha funzionato a Barcellona
Venerdì a due facce per la Ferrari al Montmelò in occasione della prima giornata di prove libere del Gran Premio di Spagna 2022, sesto appuntamento stagionale del Mondiale di F1. La classifica di entrambe le sessioni racconta infatti una verità solo parziale e non assoluta, in vista delle qualifiche del sabato e soprattutto della gara di domenica.
Charles Leclerc è stato il più veloce quest’oggi in 1’19″670, confermando l’ottima competitività della Rossa sul giro secco anche grazie al pacchetto di aggiornamenti portato dalla scuderia di Maranello proprio per il fine settimana catalano. Tre decimi di ritardo nel time-attack per Carlos Sainz, che ha effettuato un solo tentativo nel turno pomeridiano dovendosi accontentare della quarta piazza anche alle spalle di entrambe le Mercedes.
L’altra faccia della medaglia è emersa però durante la simulazione di passo gara a fine FP2, in cui entrambi i piloti della Ferrari hanno accusato un crollo prestazionale degli pneumatici (mescola soft e media) molto allarmante. Il confronto a distanza con le Red Bull in tal senso è stato impietoso, con una forbice che aumentava progressivamente ed inesorabilmente giro dopo giro.
La F1-75, dopo un primo approccio interessante (tempi in linea anche con Verstappen), cominciava infatti a scivolare e a perdere aderenza con il passare dei chilometri, facendo molta fatica quindi ad esprimersi su buoni livelli nei tempi sul giro con elevato carico di carburante a bordo. A conti fatti la Ferrari è sembrata molto vicina a Mercedes nei long-run, come dimostra l’inseguimento di George Russell in pista nei confronti di un Charles Leclerc in netta difficoltà nella gestione gomme.
A questo punto la scelta del set-up diventa fondamentale, con gli ingegneri del team emiliano che dovranno trovare un difficile compromesso per risolvere il problema del degrado senza però perdere troppa velocità pura sul giro secco in qualifica.
Foto: LaPresse