Formula 1

F1, Ferrari e il problema della power-unit: già due unità utilizzate, penalità quasi inevitabile

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Una Barcellona amara per la Ferrari. Il sesto round del Mondiale 2022 di F1 non ha avuto i connotati che si speravano, visti i presupposti. La Rossa, in pole-position con Charles Leclerc, sembrava destinata a imporsi nel GP per il passo dimostrato dal monegasco nella gara.

Purtroppo al 26° giro un problema tecnico legato alla power unit ha costretto l’alfiere del Cavallino Rampante al ritiro e quello che pareva essere un trionfo si è trasformato in un incubo sportivo, tenuto conto del risultato finale: doppietta Red Bull e perdita della leadership iridata nelle classifiche piloti e costruttori.

Mattia Binotto, in vista dell’imminente weekend di Montecarlo (27-29 maggio), si prende il buono del fine-settimana, ovvero la prestazione del pacchetto Leclerc-F1-75 e gli aggiornamenti che hanno dato delle ottime risposte sia per le qualifiche che in corsa, ma è chiaro che oltre a un Carlos Sainz molto sottotono c’è la questione affidabilità a tenere banco.

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Nei fatti, sul circuito di Montmelò sono state tre le power unit del Cavallino Rampante ad accusare dei problemi: prima sull’Alfa Romeo del finlandese Valtteri Bottas venerdì, poi sull’Alfa del cinese Zhou Guanyu e infine sulla monoposto di Leclerc domenica.

Trattandosi di seconda unità è da capire quali siano gli effettivi danni anche nella gestione del numero di motori che, per regolamento, può essere di massimo tre nell’annata, pena una retrocessione di 10 posizioni in griglia di partenza al primo extra.

Stando alle indiscrezioni, è probabile che il guasto sia legato solo a un particolare del turbo, dal momento che il monegasco è riuscito a rientrare in pit-lane e non vi erano “segnali di fumo” dallo scarico. Pertanto ci sono possibilità di salvare il motore endotermico per proseguire il suo percorso, allo stato attuale delle cose di solo due GP dei sette previsti.

Il rischio di avere delle penalizzazioni, in generale, è molto alto, ma del resto questo riguarda anche la concorrenza, considerando quanto è accaduto in Red Bull in fatto di problemi di affidabilità anche nel fine-settimana catalano (problema al DRS sulla monoposto di Max Verstappen). Per questo, nell’impiego dei motori e nella gestione delle penalizzazioni si giocherà molto di strategia, come è accaduto nel 2021. Subire delle penalità è un evento quasi certo, ma sarà appunto il modo di minimizzarle con le prestazioni a fare la differenza.

Foto: LaPresse

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