Formula 1

F1, Ferrari esce da Miami sconfitta, ma a testa alta. Il GP di Spagna si annuncia una “gara verità” in ottica Mondiale

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La Ferrari è uscita da Miami con il bottino massimo. Complice un errore di Max Verstappen, l’olandese è stato battuto in qualifica. Una vera e propria “vittoria di Pirro”, perché in gara non c’è stata partita. Il Campione del Mondo in carica è stato perfetto e ha gestito a piacimento un pacchetto complessivamente superiore. Il Cavallino Rampante può, quindi, essere relativamente soddisfatto di aver piazzato entrambe le monoposto sul podio, in quanto tale risultato non era affatto scontato in un contesto amico della Red Bull.

Un Carlos Sainz tornato solido ha tenuto a bada Sergio Perez sino a quando non si è presentato un calo di potenza sulla monoposto del messicano, che ha facilitato il compito dello spagnolo, rendendo indolore un brutto pit-stop. La terza piazza rappresenta una bella iniezione di fiducia per il proseguo di una stagione in cui il suo apporto sarà fondamentale nella lotta per il Mondiale costruttori.

Quello piloti, è evidente, ormai è questione tra Leclerc e Verstappen. Ieri sera il monegasco ha visto il suo margine nella classifica iridata ridursi a 18 lunghezze. È stato dunque perso il “break” guadagnato dopo l’Australia, per usare una metafora tennistica. Chiaramente, su un campione di sole cinque gare, pesano oltremodo i due ritiri patiti dal ventiquattrenne del Limburgo, il quale però è ora in vantaggio 3-2 nel conteggio delle vittorie.

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Si conferma il fatto di come la Rossa di inizio 2022 faccia la differenza nei tratti più guidati, risultando però più lenta della Red Bull quando si deve dar sfogo alla potenza delle power unit. Questione di potenza o di assetti? Al riguardo va rimarcato come la prossima tappa sia Barcellona, una pista unanimemente considerata la “cartina tornasole” del reale valore delle monoposto. Potrebbe essere una gara della verità, perché la Scuderia di Maranello ha pianificato la prima vera evoluzione della F1-75, indispensabile per tenere testa alla velocissima RB18.

Il Mondiale è ancora lunghissimo, sono andate in archivio solamente 5 delle 23 gare in programma. Non siamo neppure a un quarto di stagione, cionondimeno Montmelò potrebbe indicarci chi, tra Leclerc e Verstappen, deve essere considerato il favorito per la conquista del 2022. Al tempo stesso ci sarà una prima verifica in merito alla capacità di evoluzione e sviluppo della Ferrari. In casa Red Bull c’è chi ha messo in dubbio l’abilità del Reparto Corse. L’autodromo iberico è l’occasione migliore per smentire sul campo i rivali per l’Iride.

Foto: La Presse

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