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F1, GP Montecarlo 2022: una pista favorevole alla Ferrari con tante curve lente, ma Max Verstappen può fare la differenza

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Il weekend del riscatto? Chi può dirlo. Certo, fa decisamente male al cuore dei ferraristi quanto è accaduto a Barcellona. Charles Leclerc si avviava a completare il suo weekend perfetto: sempre primo nelle prove libere, autore della pole-position e prossimo a vincere la gara con il giro veloce.

Un trionfo che si è trasformato in incubo per il problema emerso nel corso del 27° giro del GP di Spagna. Per via del surriscaldato del motogeneratore MGU-H, la power-unit è entrata in modalità di protezione, salvando ICE e MGU-K, come riferisce Piergiuseppe Donadoni di Formu1a.uno. Conclusione: MGU-H e turbo danneggiati e non riparabili e rischio penalità alto essendo quello di Leclerc il secondo motore dei tre a disposizione da regolamento. Andare oltre si tradurrebbe in penalità di 10 posizioni in griglia.

Ecco che andare a Montecarlo con questo stato d’animo non è dei migliori, perché oltre al danno c’è stata la beffa. In più, Charles nel weekend di casa ha una tradizione altamente negativa e l’incidente nel corso della gara d’auto d’epoca di un paio di settimane fa, a bordo della Ferrari di Niki Lauda, non ha contribuito a invertire il trend.

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Al di là delle questioni storiche, sulla carta il layout del Principato si presta molto bene alle caratteristiche della F1-75, monoposto dotata di tanta deportanza e con grande trazione. Aspetti questi peculiari a Monaco, visto che le vetture dovranno adottare un assetto speciale con alto carico aerodinamico per massimizzare l’aderenza alle basse velocità, con grip garantito meccanicamente dai pneumatici e aerodinamicamente dal carico. Sarà un bel banco di prova per tutti visto che sarà la prima volta per queste macchine a effetto suolo di nuova generazione in un contesto così diverso.

Montecarlo è un circuito cittadino, vecchia scuola, formato da 10 curve a destra e 9 a sinistra e i tratti considerati ad “alta” velocità sono soltanto 4. Dopo il rettilineo principale la prima curva, di circa 90° a destra, è la Sainte Devote, patrona del Principato. Successivamente i piloti affrontano un piccolo rettilineo molto ondulato “Beau Rivage” che precede il curvone a sinistra “Massenet”. Subito dopo si percorre la controcurva a destra del Casino, e dopo un breve rettilineo in discesa si arriva al Mirabeau alto curva a destra. Un breve tratto in discesa porta poi al tornante più lento di tutto il mondiale, un “180°gradi” famosissimo (Loews).

Terminato il tornante si gira a destra verso il Mirabeau basso e poi ancora a destra si percorre il Portier prima di imboccare il curvone veloce del Tunnel. Al termine c’è una staccata molto impegnativa per impostare la Chicane del Porto, non facile per i piloti. Poi un breve tratto rettilineo prima della curva a sinistra di 90° detta del Tabaccaio, e quindi la doppia chicane delle Piscine che porta al La Rascasse, tornante a destra di 150°, dove Leclerc mise in scena il suo talento con un sorpasso ai danni di Romain Grosjean. Si arriva quindi ad una rapidissima destra-sinistra (Antony Noghes) che immette sul rettilineo principale.

Ferrari favorita, ma attenzione al talento di Max Verstappen che su un circuito così tecnico potrebbe esaltarsi, ricordando il successo dell’anno passato davanti a Carlos Sainz e a Lando Norris. Gara, chiaramente, condizionata dalla mancata partecipazione alla corsa di Leclerc per l’incidente nel corso delle qualifiche che gli avevano regalato la pole-position. Il monegasco saprà sfatare il tabù?

Foto: LaPresse

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