Formula 1

F1, GP Spagna 2022: due soste a Barcellona? La possibile strategia e gli scenari in casa Ferrari

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La strategia sarà determinante nella giornata di domani nel Gran Premio di Spagna, sesto atto del Mondiale F1 2022. Regna l’incertezza in un tracciato in cui notoriamente non è scontato superare, la scelta delle gomme potrebbe rivelarsi decisiva durante l’arco della competizione. 

Lo scorso anno l’olandese Max Vestappen ed il britannico Lewis Hamilton ‘giocarono’ tra il box e la pista, una situazione che è destinata a ripetersi nel 2022. La Ferrari ha avuto il coraggio di ‘salvare’ durante la Q2 un treno di ‘soft’, la mescola più morbida tra le tre previste.

Il monegasco Charles Leclerc ha quinti l’occasione di utilizzare un piano diverso rispetto a tutti gli altri, un vantaggio che non necessariamente verrà sfruttato. Resta infatti una grossissima incognita su degrado degli pneumatici, una variabile da tenere in considerazione insieme alle altissime temperature dell’asfalto che sfiorano i 50°.

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Due soste dovrebbero essere la ‘normalità’ per tutti, il condizionale resta d’obbligo visti i pochi giri effettuati dai team durante le due sessioni di libere che abbiamo commentato ieri e questo pomeriggio. Come accaduto nel 2021 anche l’opzione di un singolo stop non è da escludere, la mescola hard (bianca) è un’alternativa che le squadre devono necessariamente prendere in considerazione.

Attenzione domani, oltre al caldo ed alle gestione delle mescole, al traffico ed alla posizione in pista. Perdere terreno sul tracciato, al via o in qualsiasi altra situazione, rischia di diventare cruciale in un complesso percorso come quello catalano in cui superare non è mai banale.

Foto. LPS

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