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F1, la bolla Mercedes è già scoppiata. Ritorno nel tunnel dopo l’illusorio (e gonfiato?) venerdì?

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Nella giornata di ieri la Mercedes aveva mostrato grandi progressi rispetto alle prime quattro gare, in particolare George Russell ha fatto segnare il miglior tempo nella seconda sessione di prove libere, sopravanzando Charles Leclerc e Max Verstappen. “Tremate, tremate, le Frecce d’Argento son tornate?”. In realtà proprio il britannico aveva subito gettato acqua sul fuoco, definendosi “sorpreso” del rendimento della propria W13 e sostenendo di essere stato aiutato dalle condizioni meteo.

Infatti Mercedes sinora aveva palesato problemi a mandare in temperatura gli pneumatici. Ovviamente, in tal senso, il gran caldo della Florida ha dato una mano alle monoposto argentate. Cionondimeno in tanti guardavano con grande interesse ai nuovi alettoni presentati a Miami. Soprattutto quello anteriore ha generato la curiosità di molti, poiché le paratie laterali esplorano un concetto molto interessante, che potrebbe essere copiato a breve anche da qualche squadra rivale.

Meteo a parte, la fiducia era palpabile, soprattutto perché la pista strizza l’occhio alla W13. Pochi curvoni veloci, dove le vetture di Brackley quest’anno soffrono tremendamente, e la possibilità di ridurre l’altezza da terra della monoposto. I dintorni dell’Hard Rock Stadium non presentano particolari gibbosità e i cordoli sono minimali. Auto più bassa, significa meno porpoising (si è visto anche in casa Ferrari), altro male dell’ultimogenita della Stella a tre punte.

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Insomma, in Mercedes c’era chi sperava di lottare, almeno per una volta, ad armi pari con Ferrari e Red Bull. Invece oggi le W13 hanno potuto prendere solo l’ipotetica targa delle F1-75 e delle RB18. Non lo darà certo a vedere, ma di sicuro Valtteri Bottas starà ridendo sotto i baffi, perché con la sua efficace Alfa Romeo partirà dalla quinta casella, qualche metro più avanti rispetto alla miglior vettura del team che lo ha defenestrato, quella di Lewis Hamilton, la cui reazione d’orgoglio merita comunque ammirazione. George Russell è invece impantanato a centro griglia, soprattutto a causa di un errore nel Q2.

In fin dei conti, oggi le Frecce d’Argento non sono apparse poi così migliori rispetto a quelle scese in pista tra Sakhir e Imola. Essere un fattore per il titolo a questo punto è pura utopia e viene da chiedersi se ieri il team diretto da Toto Wolff non abbia girato con una mappatura delle power unit più spinta rispetto ai rivali, allo scopo di guadagnarsi qualche piccola luce della ribalta prima di tornare nell’ombra. Se così fosse, sarebbe una resa incondizionata e un’ammissione di inferiorità non da poco. Si vedrà cosa succederà in gara, ma in condizioni normali, qualsiasi risultato migliore del 5° posto andrà festeggiato come un successo.

Foto: LivePhotoSport

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