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F1, la Red Bull ora è superiore alla Ferrari? Questione di pista e sviluppo anticipato. Serve una reazione a Barcellona

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Non c’era modo per la Ferrari di vincere il Gran Premio di Miami, a meno che Max Verstappen non avesse sbagliato o non fosse stato vittima di un inconveniente tecnico sulla sua RB18. Soprattutto la seconda eventualità non era da considerarsi così peregrina, alla luce dei precedenti della stagione corrente. Cionondimeno non si è verificata e le Rosse hanno capitalizzato al massimo il potenziale odierno. Anzi, vedere Carlos Sainz davanti a Sergio Perez non era affatto scontato.

Qualcuno avrà anche storto il naso di fronte alla partenza dello spagnolo, ma se è stato sorpassato il merito è solo di Super Max, autore di una grandissima staccata con una traiettoria più favorevole. Comunque sia, anche se l’iberico si fosse difeso dall’olandese, non sarebbe cambiato nulla. Alla luce del passo espresso dai tre piloti saliti sul podio, l’inevitabile avrebbe potuto essere solo rimandato, ma non evitato. Visto l’agio con cui Verstappen ha sorpassato Leclerc, è lampante come avrebbe fatto altrettanto con Sainz. Il monegasco sarebbe capitolato comunque, magari solo un paio di giri dopo.

Proprio questo tema deve far riflettere, perché a Miami non c’è stata partita. Il pacchetto Red Bull era superiore e il successo di Super Max non è mai stato in discussione. È vero, la prima fila della griglia di partenza era tutta Rossa, ma era palpabile la sensazione che la supremazia fosse effimera. Primo perché non sappiamo come sarebbe andata a finire se l’olandese non avesse sbagliato nel time attack decisivo dopo aver concluso quello iniziale davanti ai ferraristi. Secondo, perché la mescola soft domenica non è stata utilizzata e, ancora una volta, Red Bull ha gestito meglio le gomme alla distanza.

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Proprio questo sarà un aspetto su cui il Reparto Corse si dovrà focalizzare per sviluppare una F1-75 nata bene, ma bisognosa di essere “educata”. La RB18 è più efficace sul passo, lo si è visto in diverse occasioni. Un altro aspetto su cui lavorare sarà la velocità di punta. Banalmente questo particolare, oltre ad aiutare non poco su piste dalle caratteristiche di Imola e Miami, comporta che le Red Bull fatichino molto meno a superare le Ferrari, di quanto le Rosse non debbano impegnarsi per scavalcare le vetture del Drink Team.

Cinque Gran Premi sono andati in archivio, ne mancano diciotto. È una partita a scacchi questo Mondiale. Maranello ha mosso per prima, presentando un’auto migliore. Milton Keynes ha capito quali erano le contromisure necessarie per ribaltare la situazione e ha risposto a Imola, trovandosi in vantaggio. In Spagna, però, dovrebbe essere il turno della Ferrari di controbattere all’avversaria. Bene o male c’è equilibrio, ma non si può sbagliare neppure una mossa, perché altrimenti il baricentro verrebbe inevitabilmente spostato verso l’una o l’altra contendente.

Foto: LivePhotoSport

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