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Giro d’Italia 2022, arriva sempre la fuga! Poco spettacolo, i favoriti si marcano e pensano solo a staccare Almeida

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Seconda tappa di salita nell’ultima settimana del Giro d’Italia e seconda fuga che arriva al traguardo con vantaggio sul gruppo dei corridori di classifica. Ormai è evidentemente una tendenza di questa edizione, in cui i “big” o non sono interessati ai successi di frazione, o sentono di non avere le forze per sobbarcarsi inseguimenti di chilometri e chilometri.

Un po’ forse c’era da aspettarselo, almeno da quando Richard Carapaz ha preso la Maglia Rosa. La INEOS, seppur in quantità minore rispetto ai tempi della Sky di Chris Froome, è abituata a correre così, controllando la corsa, imponendo un ritmo che nello stesso momento tiene tranquillo il gruppo e impedisce scatti importanti.

Quello che ne deriva è una generale mancanza di tappe estremamente spettacolari, fatta eccezione per la meravigliosa Santena-Torino, dove, non a caso, ci fu lotta fino all’ultimo chilometro tra i migliori. Il percorso è durissimo e forse spaventa un po’ i corridori, spesso ridotti a tentare qualcosa nelle ultimissime fasi di gara.

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Ormai i valori di forza sono piuttosto delineati; i più forti in salita sono Richard Carapaz, Jai Hindley e Mikel Landa. A turno hanno timidamente provato ad attaccare, accontentandosi ogni volta però di staccare Joao Almeida, puntualmente rientrato fino ai 49″ persi oggi, ma senza realmente cercare di fare la differenza tra di loro. Questa situazione potrebbe essere figlia di grande equilibrio, poco coraggio o forse poche gambe. Sta di fatto che lo spettacolo ne ha risentito, ma almeno vediamo un Giro d’Italia aperto ed incerto fino alla fine.

Foto: LaPresse

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