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Giro d’Italia 2022: azzurri alla ribalta nella seconda settimana. Ciccone è tornato, Nibali eterno

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Bisogna ammetterlo, se solo sette giorni qualcuno ci avesse detto che nella seconda settimana di questo Giro d’Italia 2022 ben tre tappe sarebbero state vinte da un corridore italiano, mentre altri due azzurri rientravano nella lotta per il podio nella classifica generale, probabilmente non gli avremmo mai creduto.

E invece, al secondo giorno di riposo della Corsa Rosa, possiamo raccontare dello straordinario successo in volata di Alberto Dainese, delle fughe vincenti, seppur molto diverse di Stefano Oldani e Giulio Ciccone, e dell’incredibile resilienza mostrata da due campioni come Vincenzo Nibali e Domenico Pozzovivo, alla pari con i migliori noncuranti dell’età.

Andiamo con ordine, partendo dalla vittoria di gran lunga più sorprendente, quella di Dainese. La prima affermazione azzurra in questo Giro è arrivata a Reggio Emilia, in quella che è stata l’ultima tappa completamente piana prevista dal percorso. Si aspettavano Demare, Ewan o Cavendish, è arrivata invece la folle rimonta del velocista della DSM, che in pochi metri ha mostrato tutto il suo enorme talento, da coltivare e preservare.

Sulla scia del successo di Dainese, il giorno dopo l’Italia ha raddoppiato con la fuga di Stefano Oldani a Genova. Nella frazione più lunga di questa edizione, a giocarsi il successo sono stati due italiani, con Lorenzo Rota costretto al secondo posto. Giornata da sogno per il milanese, a segno per la prima volta in carriera potendo sfruttare anche il lavoro di un gregario di lusso dal nome di Mathieu Van der Poel.

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Nel mezzo tra la seconda e la terza affermazione azzurra, la tappa di Torino ha messo a nudo i valori dei pretendenti alla classifica generale. Se è vero l’assunto che “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”, possiamo senza dubbio affermare che sono in pochi ad essere più duri di Nibali e Pozzovivo. Il primo ha provato ad attaccare tutti i big, mostrando una condizione crescente dopo Etna e Blockhaus. Il secondo sta correndo un Giro semplicemente commovente, che lo vede quinto in classifica, ad un solo minuto dal grande favorito Richard Carapaz.

La ciliegina sulla torta di una settimana ricca di soddisfazioni l’ha messa Giulio Ciccone. L’abruzzese è tornato alla vittoria dopo oltre due anni, mostrando un lampo di quella classe che ha fatto innamorare tanti tifosi ed addetti ai lavori. L’esultanza sul traguardo di Cogne commuove e fa ben sperare, anche di più dell’imbarazzante superiorità dimostrata rispetto ai suoi compagni di fuga.

Questa settimana non cambia certo la sostanza del momento del nostro ciclismo, decisamente meno in salute che in passato, ma torna finalmente a mostrarci elementi su cui appoggiare le nostre speranze e la nostra fiducia. Dainese ed Oldani hanno appena 24 anni, Ciccone può farci divertire ancora per molti anni e poca importa se sommando le età dei nostri due fari per la classifica la somma che viene fuori è un poco lusinghiero 76 (Nibali 37, Pozzovivo 39), fin quando vorranno correre in gruppo, noi saremo qui ad applaudirli e a raccontare le loro imprese.

Foto: LaPresse

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