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Giro d’Italia 2022: confronto tra Gaviria e Richeze nel dopo-tappa, tensione in casa UAE

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La frazione odierna del Giro d’Italia 2022 ha offerto ai velocisti un’altra occasione e, così come nelle ultime due occasioni, è stato il francese Arnaud Demare a piazzare la zampata mettendo la sua ruota davanti a tutti. Ancora a bocca asciutta quindi Fernando Gaviria, piazzatosi al quarto posto.

Il colombiano si è inoltre reso protagonista di un momento molto interessante e particolare quando, negli ultimi 200 metri, ha deciso di non seguire la ruota del suo ultimo uomo, il fidato Maximiliano Richeze, preferendo seguire il velocista della Groupama, senza però essere in grado di tenere il suo ritmo.

L’argentino è rimasto piuttosto stupito della decisione del suo capitano una volta che non l’ha trovato alla sue spalle voltandosi. Si sono sentite chiaramente le sue urla in presa diretta, antipasto di quello che sarebbe successo poi dopo il traguardo. Inizialmente si è visto solo i due discutere animatamente, poi il media colombiano Semana, ha rilasciato un video in cui si sentono chiaramente le parole dei protagonisti.

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Prima si sente un’imprecazione di Richeze, per giunta in italiano, prima di provare a spiegare le sue ragioni. Il colombiano lo ha interrotto urlando al compagno: “Te l’ho gridato, solo tu non ascolti. Non guardarmi così, se non ho le gambe non posso farci niente”. A quel punto i due sono stati fermati da dirigenti del team che hanno preferito evitare che la discussione continuasse davanti alle telecamere.

Un diverbio tra i due che, pur non racchiudendo nulla di preoccupante, è segnale di una situazione piuttosto delicata in casa UAE Emirates. Gaviria aveva già dato segnali di nervosismo al termine della tappa di Messina, in cui un problema meccanico l’aveva limitato nello sprint. Ricordiamo che questo Giro sarà l’ultima corsa di Richeze, leggendario ultimo uomo che lascerà il gruppo a 39 anni. Sarebbe bello che quest’occasione fosse legata a ricordi piacevoli, magari con una vittoria nell’ultima occasione disponibile, a Treviso.

Foto: LaPresse

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