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Giro d’Italia 2022, Davide Gabburo: “Un altro rammarico dopo Napoli, mi è mancata esplosività”

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Un altro piazzamento per Davide Gabburo al Giro d’Italia 2022. Dopo il secondo posto nella tappa con arrivo a Napoli, il corridore della Bardiani-CSF-Faizané è riuscito ad indovinare la fuga giusta anche quest’oggi, nella frazione con arrivo a Treviso, dovendosi accontentare del quarto posto vedendo esultare Dries De Bondt della Alpecin-Fenix.

In una giornata che sembrava disegnata appositamente per le ruote veloci, il ventinovenne nativo di Bovolone ha avuto assieme ai compagni di avventura De Bondt, Edoardo Affini (Jumbo-Visma) e Magnus Cort Nielsen (Ef Education Easypost) una condotta di gara intelligente che ha permesso loro di giocarsi il successo finale.

Gabburo parla della giornata sul sito ufficiale della squadra: “Sin dalla riunione di stamattina il nostro DS Roberto Reverberi ci ha detto di stare molto attenti a centrare la fuga, nonostante avessimo Sacha Modolo per la volata, perché l’arrivo allo sprint non era così scontato. Era si l’ultima occasione per velocisti, ma le gambe dopo 3 settimane sentono la fatica per tutti. Inoltre prima davanti ci siamo gestiti bene, dopodiché da Ca del Poggio abbiamo tenuto davvero una velocità altissima dandoci cambi regolari fino al finale. Purtroppo non ho picchi di esplosività come i compagni di fuga e ho chiuso al quarto posto. Un altro rammarico dopo Napoli, se da un lato penso di aver corso un gran Giro, dall’altro so che erano occasioni molto importanti”.

Giro d’Italia 2022, pagelle: Edoardo Affini, ancora secondo. Super De Bondt, che dormita Lopez

Per la sua squadra quello di quest’oggi è il quarto piazzamento in top 10 del Giro, con i suoi vanno contati il sesto di Luca Covili a Cogne ed il nono di Sacha Modolo a Reggio Emilia. “Come squadra infine ci siamo alternati alla perfezione per centrare le fughe importanti – la riflessione di Gabburo – Zana e Covili sono stati super nelle tappe in salita, io felice di aver centrato fughe importanti come questa, come Napoli ma anche come l’arrivo di Genova.”

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