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Ciclismo
Giro d’Italia 2022, domani arriva la Cima Coppi! C’è il Passo del Pordoi!
Siamo in chiusura del Giro d’Italia 2022. Questo weekend renderà noto chi tra Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers), Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) e Mikel Landa (Bahrain-Victorious) si porterà a casa la maglia rosa ed il Trofeo Senza Fine, ma per poter trionfare si dovrà affrontare un importantissimo snodo, la Cima Coppi dell’edizione numero 105 della corsa, il Passo Pordoi.
Con i suoi 2239 metri il Pordoi è la vetta più alta del Giro d’Italia; le pendenze non sono impossibili, con una media di poco superiore al 6%, ma quando si superano i 2000 metri entra ancora più in gioco la variabile della resistenza fisica, poiché l’aria diventa sempre più rarefatta e diventa sempre più difficile ossigenare al meglio il proprio corpo, fattore fondamentale in una tappa durissima come quella di domani.
Il Pordoi ha regalato tante emozioni agli appassionati di ciclismo, a partire dal primo passaggio nel 1940 in cui un giovanissimo Fausto Coppi in rosa andò vicinissimo al ritiro proprio su quest’ascesa; a ridargli vigore fu Gino Bartali, sulla carta capitano di quella squadra, che lo fece riprendere mettendogli la faccia in mezzo alla neve e un ‘sei solo un acquaiolo’ riferito al suo essere, almeno sulla carta, un gregario. In più di 80 anni, questa salita è stata protagonista numerose volte al Giro, chiedere a gente come Francesco Moser, che rischiò di perdere la corsa rosa 1984, e a Gilberto Simoni, che mise la firma sul suo primo Giro.
Quest’anno il Pordoi si ritrova come seconda salita di giornata, in mezzo a Passo San Pellegrino e Passo Fedaia. Tre salite dure, durissime, dove si potrà e si vorrà fare la differenza. E in un Giro in cui i primi tre si sono praticamente equivalsi, forse ci vuole un’ascesa storica come la Cima Coppi di quest’edizione per smuovere dalle fondamenta la situazione di classifica.
Foto: LaPresse