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Giro d’Italia 2022, Domenico Pozzovivo: la caduta non lo ha spezzato. Si gestisce sul Santa Cristina e resta 6° in classifica

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Domenico Pozzovivo è stato perseguitato dalla sfortuna per tutta la sua carriera. La buona sorte non ha di certo sorriso al ciclista lucano, che nel corso della sua attività agonistica ha spesso dovuto fare i conti con incidenti di varia natura. Tanti bastoni tra le ruote per il dottore del gruppo, frenato da episodi che gli hanno impedito di ottenere risultati ancora più rilevanti. A 39 anni suonati la musica non è purtroppo cambiata e lo ha dichiarato mestamente egli stesso al termine della sedicesima tappa del Giro d’Italia: “La mia carriera è così“.

L’alfiere della Intermarché-Wanty-Gobert era visibilmente deluso al traguardo di Aprica, dopo che la fortuna gli ha nuovamente voltato le spalle. Lungo la discesa del Mortirolo, infatti, Domenico Pozzovivo ha riscontrato dei problemi con i freni della sua bicicletta, si è dovuto allargare ed è purtroppo caduto a terra. L’atleta è finito nel prato, si è rialzato ed è rimontato in sella, ma ha dovuto rimontare un minuto abbondante sul gruppo dei migliori. Con grandissima caparbietà e con un cuore immenso è riuscito a recuperare il distacco: la caduta non lo ha spezzato nel morale e nel fisico.

Giro d’Italia 2022, Domenico Pozzovivo: “Caduta sfortunata, la mia carriera è così”

Sulla successiva salita di Santa Cristina, però, ha pagato dazio: lo sforzo profuso nel recupero si è fatto sentire nelle gambe del lucano, che ha così perso 2’47” da Carapaz, Hindley e Landa. Domenico Pozzovivo ha perso una posizione in classifica generale e ora occupa il sesto posto (scavalcato da Vincenzo Nibali), con un ritardo di 3’48” dall’ecuadoriano Richard Carapaz. La top-5 chiusa da Vincenzo Nibali è però distante soltanto 8 secondi e tutto è ancora aperto per poter ottenere un risultato di lusso in questa edizione della Corsa Rosa. Resta però da capire quali saranno le conseguenze della caduta e che effetto avranno le botte rimediate sul fisico del nostro portacolori, domani atteso da un’altra durissima giornata sulle Alpi (c’è da affrontare il temibilissimo Menador).

Foto: Lapresse

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