Ciclismo
Giro d’Italia 2022, Giulio Ciccone affila gli artigli: “Ora che non c’è più Nibali le responsabilità sono diventate mie”
Sarà Giulio Ciccone il capitano della Trek-Segafredo al Giro d’Italia 2022, in coabitazione con il più esperto (ma non necessariamente più quotato) Bauke Mollema. Lo scalatore abruzzese vuole lasciare il segno in almeno una tappa e cerca il terzo trionfo di frazione dopo gli exploit del 2016 e del 2019.
Centrare il podio nella Corsa Rosa sarebbe un’impresa, ma le incognite che spesso accompagnano la rassegna italica potrebbero rivelarsi favorevoli al classe ’94. Nonostante la giovane età a Ciccone non manca l’esperienza e inoltre l’azzurro godrà dell’appoggio di una formazione affiatata e competitiva.
“Quest’anno il mio ruolo forse un po’ cambia perché avrò più responsabilità – racconta il vincitore del Trofeo Laigueglia 2020 ai microfoni di Eurosport – Vincenzo Nibali era il leader, e adesso che non c’è più tocca a me prendermi queste responsabilità, ma non ci sono problemi, sono pronto”.
“L’obiettivo è di tornare competitivo e di tornare a vincere perché ci manca da un po’. Per un italiano il Giro è importantissimo, è una gara a cui io tengo parecchio. Qui riesco a tirare fuori il meglio di me, magari anche qualche energia extra. Il percorso mi piace molto perché è duro, nervoso e ci sono pochi chilometri a cronometro. L’arrivo sul Blockhaus è veramente bello, si corre sulle strade di casa, è una salita dura e bella, una delle tappe più dure, sarà una giornata spettacolare sicuramente”.
Foto: Lapresse