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Giro d’Italia 2022, Giulio Ciccone alza subito bandiera bianca. Troppi problemi di salute in primavera

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Giulio Ciccone era indubbiamente uno degli uomini più attesi nella tappa di oggi del Giro d’Italia, dato che si arrivava nel suo Abruzzo. Purtroppo, già sulle prime rampe del temibile Blockhaus, il corridore della Trek ha perso le ruote del gruppo, staccandosi ed arrivando al traguardo con oltre 9′ di ritardo dal vincitore Jai Hindley e dagli uomini di classifica.

La prestazione sull’Etna in cui, seppur con grande fatica, era riuscito a rimanere insieme ai migliori, aveva fatto crescere le speranze riguardo una sua possibile ripresa sia dalle ultime stagioni che dalla cronometro di Budapest molto opaca. Purtroppo per lui neanche questo sarà il Giro d’Italia in cui potrà nutrire realistiche ambizioni di classifica.

A fine tappa il nativo di Chieti si è detto molto dispiaciuto di non aver potuto regalare ai suoi tanti fan sulle strade un risultato migliore e che da questo momento in poi il focus sarà spostato sull’aiutare Juan Pedro Lopez a mantenere la Maglia Rosa, abbandonando almeno per qualche giorno le ambizioni personali.

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Sicuramente queste dichiarazioni, per quanto fatte con grande serenità, non possono non apparire come un passo indietro rispetto alle aspettative e alle ambizioni della vigilia. Pesano sicuramente i problemi di salute riscontrati ad un mese dall’inizio della Corsa Rosa che l’hanno costretto a saltare Freccia-Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Il suo inizio di stagione, tutto considerato, può ancora considerarsi incoraggiante, alla luce dei suddetti intoppi e soprattutto le due stagioni difficilissime da cui viene.

Foto: LaPresse

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