Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2022, Jai Hindley: “La salita finale era troppo difficile per tentare un attacco, il giorno di riposo ci vuole”

Pubblicato

il

La quindicesima tappa del Giro d’Italia 2022 non ha deluso le premesse della vigilia nonostante l’assenza di iniziative da parte dei capitani. Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) corona una lunga fuga alzando le braccia al cielo sul traguardo di Cogne, gruppo distante quasi otto minuti dal vincitore.

Non cambia il distacco in classifica dell’australiano Jai Hindley dalla maglia rosa Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers), stabile nell’ordine dei 7”. Lo scalatore della Bora-Hansgrohe è senza dubbio uno dei più pimpanti in salita e dovrà guadagnarsi la propria candidatura al successo nella durissima frazione di martedì 24 maggio.

Queste le dichiarazioni del 26enne di Perth raccolte all’arrivo dalla sua squadra: “Sembrava che gli altri nel gruppo dei favoriti non volessero darsi troppo da fare oggi, probabilmente per recuperare un po’ dopo la difficile tappa di ieri”.

‘La Fagianata’ di Riccardo Magrini: “Se Ciccone sta bene, non è inferiore a Landa. Fortunato non attacca perché…”

“Forse la gara non è stata così emozionante in TV, ma questi sono i Grandi Giri. Tuttavia, non è stata una giornata facile e la giornata di riposo ci vuole.  L’ultima salita è stata abbastanza difficile per tentare un attacco. Se le pendenze fossero state più ripide, avremmo affrontato il finale in modo diverso. Ma nel complesso io ed Emu (Emanuel Buchmann, ndr) siamo felici di esser riusciti a mantenere la nostra posizione nella classifica generale”.

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità