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Giro d’Italia 2022: Landa, Bardet e Carapaz i più brillanti in salita sul Blockhaus. Ma non hanno fatto la differenza

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Il Blockhaus ci ha detto parecchio per il prosieguo del Giro d’Italia 2022. Che Juan Pedro Lopez è un ciclista di carattere e che può mantenere la maglia rosa fino al termine della seconda settimana; che Simon Yates non è più in lizza per la vittoria finale e che i migliori in salita al momento hanno i nomi di Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers), Romain Bardet (Team DSM) e Mikel Landa (Bahrain-Victorious).

Sull’ultima salita di questa nona tappa, che in passato ha rivelato definitivamente al mondo la grandezza di Eddy Merckx, si sono finalmente sparigliate le carte: con Richie Porte a fare l’andatura, il gruppo principale si è assottigliato pesantemente fino a contare poco più di una decina di unità, lasciando a giocarsi il successo solo coloro che possono arrivare fino in fondo alla Corsa Rosa.

E negli ultimi chilometri Carapaz, Bardet e Landa hanno tentato di accendere la miccia in più di un’occasione. Come dei novelli three amigos, ogni volta che uno scattava gli altri due lo andavano a riprendere immediatamente, mostrando a tutti di avere la migliore gamba durante l’ascesa. Eppure, non sono riusciti a fare il vuoto, anche grazie all’andatura di Joao Almeida che, senza forzare, riportava Domenico Pozzovivo e Jai Hindley sui tre di testa, con l’australiano che ha potuto festeggiare la vittoria in volata.

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Nonostante dunque i three amigos si siano dimostrati i più forti in salita, non sono riusciti a fare davvero la differenza. Ci sarà tempo per poter mettere margine sugli avversari, ma non dovranno cullarsi sugli allori aspettandosi di poter staccare gli altri solo per diritto divino. Non è sempre quello più forte in salita a vincere i Grandi Giri, o almeno chi si dimostra forte all’inizio.

Foto: LaPresse

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