Ciclismo
Giro d’Italia 2022: Lennard Kämna, dalla pausa dovuta al troppo stress alla vittoria sull’Etna
La quarta tappa del Giro d’Italia 2022 ha incoronato Lennard Kämna, corridore tedesco della BORA – Hansgrohe. Sesto successo in carriera per lui, per giunta tutti di un certo spessore. A soli 25 anni il nativo di Wedel può vantare già una tappa al Tour de France, una al Giro del Delfinato, così come un successo di tappa a Volta a Catalunya, Ruta del Sol e Tour of the Alps, a cui va aggiunto il sigillo odierno al Giro.
Un palmares di tutto rispetto per un corridore che negli anni è diventato anche il simbolo di uno dei problemi più frequenti, ma spesso anche più sottovalutati, tra gli uomini del gruppo. Kämna viene infatti da quasi una stagione intera in cui non ha disputato alcuna gara, decidendo di volersi allontanare dalla bici per il troppo stress che la vita da professionista gli stava procurando.
L’aspetto della salute mentale è ancora un piccolo tabù nel mondo dello sport, ed in particolare nel ciclismo, sport da sempre per “uomini duri” e pronti al sacrificio. Il tedesco invece, così Tom Dumoulin ed altri prima di lui, è riuscito ad agire in modo da preservare il proprio benessere.
Già nel 2018, appena passato professionista, Kämna chiese al suo team di allora, la Sunweb, di prendere una pausa dopo aver corso la Milano-Sanremo. Lo scorso anno, venendo dalla stagione della grande esplosione, con tappa al Tour e al Delfinato, il tedesco si è fermato, individuando poi i motivi in “mancanza di motivazioni, stress e burnout psicofisico”.
In questo 2022 il corridore della Bora è tornato ancora più forte. In questi primi mesi di stagione i successi sono già tre, tutti arrivati da una fuga: prima il successo all’ultima tappa della Ruta del Sol, quando superò Lorenzo Fortunato ed Alessandro Covi; poi il capolavoro al Tour of the Alps, fino al successo sull’Etna odierno. L’augurio è che l’esempio di Lennard Kämna possa aiutare a sottolineare l’importanza di prendersi cura del proprio benessere psicologico, di conoscere i propri limiti e di sapersi fermare se si sente di essersi spinti troppo in là.
Foto: LaPresse