Ciclismo
Giro d’Italia 2022, pagelle di oggi: occhio a Kelderman, Nibali bene su un arrivo ostico. Fortunato paga dazio
PAGELLE PRIMA TAPPA GIRO D’ITALIA 2022
Mattia Bais e Filippo Tagliani, 6: in fuga per tutto il giorno, si arrendono solo a 13 km dall’arrivo. Raggiungono l’obiettivo di Gianni Savio: dare visibilità agli sponsor della Androni.
Mathieu Van der Poel, 9: era il grande favorito ed ha vinto di prepotenza. Una volata in rimonta ed esplosiva. Su un arrivo del genere avrebbero potuto batterlo solo Wout Van Aert, Tadej Pogacar o Julian Alaphilippe, anche se per nessuno dei campioni citati sarebbe stata una passeggiata, tutt’altro.
Biniam Girmay, 8: questo ragazzo africano ha un grandissimo talento, nonché una spiccata personalità. D’altronde non si vince una Gand-Wevelgem per sbaglio. Parte secco ai 200 metri, solo un bestiale Van der Poel gli nega la gioia della prima Maglia Rosa. La sensazione è che l’appuntamento con il successo sia solo rimandato.
Pello Bilbao, 8: il migliore tra gli uomini di classifica, chiude terzo e guadagna 4″ di abbuono. E’ in forma da diverse settimane, il rischio è che possa calare con il prosieguo del Giro.
Wilco Kelderman, 7,5: attenzione all’olandese. Nessuno lo cita tra i favoriti, eppure al Giro finì terzo nel 2020, mentre fu quinto nel Tour de France 2021. Oggi ha lanciato un chiaro messaggio, chiudendo pimpante in quinta posizione.
Richard Carapaz, 7,5: conclude appena dietro Kelderman, guadagna 4″ preziosi su Simon Yates e praticamente tutti gli altri uomini di classifica, perdendo solo da Bilbao (a causa dell’abbuono).
Diego Ulissi, 6,5: migliore degli italiani, ottavo. Avrà la sua occasione in questo Giro, magari con una fuga da lontano.
Vincenzo Albanese, 5,5: conclude 13°, ci si sarebbe aspettato qualcosa in più dall’emergente corridore della Eolo-Kometa.
Vincenzo Nibali, 6,5: 21° su un arrivo del genere, tutt’altro che favorevole, è un buon segnale per lo Squalo. Chiaramente servirà attendere i responsi dell’Etna e del Blockhaus per comprendere le reali velleità del siciliano.
Domenico Pozzovivo, 6: chiude nel gruppo dei principali uomini di classifica.
Giulio Ciccone, 6: stesso discorso di Pozzovivo, domani a cronometro dovrà limitare i danni in una specialità che proprio non digerisce.
Guillaume Martin, 5: chiude a 22″ da Van der Poel, pagando dazio nei confronti di quasi tutti i rivali diretti per la classifica. Nulla di irreparabile, ma di sicuro non il miglior modo di iniziare la Corsa Rosa.
Lorenzo Fortunato, 5: è vero, la buona sorte non lo ha aiutato. Quando è caduto il compagno di squadra Fetter a 5 km dall’arrivo, l’emiliano si è fermato, appoggiando anche il piede a terra. In quel frangente ha perso le ruote dei migliori, accusando ben 48″ di ritardo sul traguardo. Va detto che, se si hanno ambizioni di classifica, in un arrivo del genere occorre farsi trovare attenti nelle prime posizioni, non nella seconda metà del gruppo.
Foto: Lapresse