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Ciclismo

Giro d’Italia 2022, possibili scenari tattici e alleati sulle Alpi. Tutti a caccia di Carapaz, occhio alle seconde linee

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Terza ed ultima giornata di riposo oggi al Giro d’Italia, prima dell’inferno dell’ultima settimana. Mai come quest’anno, le durissime scalate alpine che verranno affrontate nelle prossime tappe, serviranno a delineare una classifica che è ancora estremamente corta in testa.

Si partirà subito con una delle frazioni più dure in assoluto, la Salò-Aprica. Tre GPM si 1a categoria, prima la lunghissima ascesa del Goletto di Cadino, poi due salite mitiche come il Mortirolo ed il Valico di Santa Caterina intervallate dai duri cinque km verso Teglio.

Insomma, la terza settimana inizierà con i fuochi d’artificio e continuerà ancora meglio, fino alla tappa regina di sabato, la penultima frazione del Giro, la Belluno-Passo Fedaia che proporrà anche la Cima Coppi di questa edizione nel Passo Pordoi. Un percorso duro, terribile che ci porterà a conoscere il vincitore finale.

Come si sa però, il percorso è solo uno degli elementi che rende una corsa interessante. Il fattore principale saranno inevitabilmente i corridori, con le loro gambe e con la loro interpretazione della strada. Si entra in questa ultima settimana con il grande favorito della vigilia, Richard Carapaz, già in Maglia Rosa. Proviamo a scoprire come gli altri proveranno ad attaccarlo.

La INEOS proverà probabilmente a controllare la corsa, come ci ha abituato negli ultimi anni. Gli uomini a disposizione dell’ecuadoriano ci sarebbero, anche se finora sulle salite più dure, Carapaz è rimasto presto da solo. Chi potrebbe sfruttare questa situazione è chiaramente Jai Hindley. L’australiano, distante appena 7″ dal campione olimpico, sembra potersi invece appoggiare su un team fortissimo. 

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Wilco Kelderman si è messo a disposizione per tantissimi chilometri nella tappa di Torino, Lennard Kämna è un importante elemento, ma la chiave potrebbe essere Emanuel Buchmann. Potrebbe rivelarsi importantissima la posizione ancora molto interessante di classifica del tedesco, 7° ad 1’58”. Se avesse le gambe per attaccare in qualche punto, potrebbe costringere i rivali a difendersi, lasciando Hindley in grado di approfittarne.

Un discorso molto simile si può fare per la coppia della Bahrain Victorious Pello Bilbao-Mikel Landa. Nonostante qualche incertezza, Landa è distante solo 59″ da Carapaz, con Bilbao sesto ad 1’52”. Potrebbe rimanere solo un sogno da spettatori, ma un eventuale attacco combinato di queste due squadre potrebbe essere il punto chiave della corsa.

Più semplice il discorso per il terzo in classifica, Joao Almeida. Il portoghese della UAE non è finora mai stato in grado di rispondere agli attacchi in salita dei suoi rivali, ma salendo del suo passo è rientrato ogni singola volta mostrando una solidità ed un carattere incredibili. Se riuscirà a continuare così, la cronometro finale, seppur non lunghissima, gli darà la possibilità di ribaltare tutto soprattutto se il suo distacco dovesse rimanere simile ai 30″ che ha adesso.

Veniamo poi agli italiani. Domenico Pozzovivo è a soli 61″ dal leader e con la gamba mostrata, nulle gli è veramente precluso. Il distacco di Vincenzo Nibali è un po’ più ampio, la prima settimana un po’ complicata l’ha portato a 2’58” da Carapaz. Lo Squalo ha detto che, nonostante il distacco, gli avversari lo controlleranno fino alla fine, ma se dovesse riuscire a trovare il punto per contrattaccare dopo un allungo di chi è più in alto in classifica, potrebbe completare il suo capolavoro.  

Foto: LaPresse

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