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Giro d’Italia 2022: Vincenzo Albanese continua a crescere. Un ragazzo su cui l’Italia deve puntare

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La decima frazione del Giro d’Italia 2022 con arrivo a Jesi incorona l’eritreo Biniam Girmay, primo africano di sempre a centrare un trionfo di tappa alla Corsa Rosa. Il velocista della Intermarché-Wanty-Gobert ha regolato allo sprint il favorito della vigilia Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) e l’azzurro Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa).

Il corridore campano, ormai trapiantato da tempo in toscana, continua a palesare segnali di crescita nonostante manchi un’affermazione di rilievo a livello internazionale. Vale la pena ricordare però l’ottima stagione passata in cui è riuscito a fregiarsi per due giorni della maglia verde alla Tirreno-Adriatico e del simbolo di miglior scalatore al Giro.

Anche il 2022 ha riservato soddisfazioni al classe ’96, classificatosi secondo in due segmenti della recente Vuelta Asturias, undicesimo alla Milano-Sanremo ed in top10 per ben tre volte al Giro di Sicilia. La condizione fisica è più che buona e possiamo attenderci altri assalti alla vittoria di tappa nel corso delle prossime uscite, dati i numerosi percorsi che ben si addicono alle sue caratteristiche.

Giro d’Italia 2022: emozioni e spettacolo nella decima tappa. Biniam Girmay esalta l’Africa e batte van der Poel, terzo Albanese

Professionista dal 2016 Albanese è finito sotto lente di ingrandimento di diverse formazioni World Tour nell’ultimo periodo ed è lecito immaginarsi un cambio di casacca al termine dell’annata futura (il contratto lo lega alla Eolo sino al 2023). Serve un ulteriore passo per compiere il definitivo salto di qualità, l’auspicio di tutti è che il processo di maturazione dell’atleta avanzi nei prossimi mesi: oggi come non mai l’Italia ha bisogno di giovani leve interessanti per competere con le grandi potenze del ciclismo mondiale.

Foto: Lapresse

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