Ciclismo
Giro d’Italia 2022, Vincenzo Nibali ad una posizione dal podio. Serve un’invenzione, magari domani in Slovenia?
Siamo arrivati alle battute finali del Giro d’Italia 2022. La lotta imperversa per la maglia rosa, con Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers), Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) e Mikel Landa (Bahrain-Victorious) tutti racchiusi in poco più di un minuto, ma dietro di loro c’è un Vincenzo Nibali (Astana-Qazaqstan) ormai vicinissimo al passo d’addio ma che, nonostante i 38 anni da compiere, ha vissuto due settimane e mezzo di altissimo livello.
Lo Squalo dello Stretto è infatti al quarto posto in classifica, a 5’48” dalla maglia rosa di Carapaz; un piazzamento che sembrava impensabile alla partenza in Ungheria, vista la condizione precaria a causa del Covid e dei suoi strascichi che non gli avevano permesso di mettere a punto la sua condizione fisica, tanto che la squadra kazaka aveva scelto Miguel Angel Lopez come capitano. Poi il ritiro del colombiano ha spalancato le porte ad un altro Giro da protagonista per Vincenzo.
Che, a trentasette anni e mezzo, può coltivare quindi delle ambizioni di podio. Diciamoci la verità: le possibilità di scalzare uno tra Landa, Carapaz e Hindley sembrano davvero ridotte al lumicino, sia per la gamba da loro messa in mostra, che per il margine che hanno messo tra loro e tutti gli altri, Nibali in primis. Però da un corridore di classe estrema come il siciliano, nonostante sia al tramonto della sua carriera, perché non aspettarsi un colpo di coda.
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Che potrebbe arrivare, chi lo sa, nella giornata di domani con arrivo al Santuario di Castelmonte: l’ascesa finale non è complicatissima (7 chilometri all’8% e picchi del 14%), ma prima c’è la salita slovena di Kolovrat che potrebbe sparigliare le carte. Chissà che Nibali, libero da pressioni, non decida di rischiare il tutto per tutto per una vittoria e, allo stesso tempo, rientrare in gioco per il podio. Uno scenario che rimane difficilissimo, ma come disse il coach campione NBA con Houston Rudy Tomjanovich: “Never understimate the heart of a champion”.
Foto: LaPresse