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Ciclismo
‘La Fagianata’ di Riccardo Magrini: “Nibali non me l’aspettavo, spero in Ciccone. Fortunato è da fughe”
SI E’ MATERIALIZZATO LO SCENARIO B, QUELLO DELLA FUGA
Ora sono contenti gli uomini di classifica, la maglia rosa non la voleva nessuno. L’ha presa la Trek-Segafredo, che ha avuto una buona risposta anche con Ciccone, di sicuro fa bene al morale. La Bora si è confermata una bella squadra, erano in tre con i migliori e Kämna ha vinto la tappa.
IL RITIRO DI MIGUEL ANGEL LOPEZ
C’erano troppi ‘se’ su Lopez. Ho parlato con il dottore della squadra. Ha una infiammazione alla coscia sinistra, che poi si ripercuote anche sull’anca. Si tratta però di un problema regresso, che risale addirittura alla prima esperienza di Lopez con l’Astana (dunque prima che andasse alla Movistar, ndr). Non riescono a capire il motivo. Oggi voleva già ritirarsi all’inizio della tappa, infatti era andato all’ammiraglia. La caduta di Noto non c’entra nulla, si sarebbe ritirato lo stesso.
LA SPAGNA CREDEVA IN JUAN PEDRO LOPEZ COME UN BUON PROSPETTO
Juan Pedro Lopez non lo conoscevo, è un ragazzo giovane, un buon scalatore: oggi ha fatto un numero, si è trovato nella fuga giusta, dove Kämna era il favorito perché ha una grande condizione. Mai mi sarei aspettato fosse Lopez a partire nel tratto più duro. Vansevenant invece ha dimostrato di avere un po’ di carenze.
CON JUAN AYUSO E CARLOS RODRIGUEZ CANO, LA SPAGNA SARA’ LA PROSSIMA SLOVENIA?
Per me la Spagna non sarà la prossima Slovenia. Per Ayuso bisogna aspettare, è giovane. Sicuramente però gli spagnoli fanno qualche passo avanti in più rispetto a noi, i giovani li hanno.
UNA BATOSTA INATTESA PER VINCENZO NIBALI
Non mi sarei aspettato che Nibali perdesse più di due minuti. L’unica speranza è che sia incappato in una ‘giornata no’ dopo il giorno di riposo, come d’altronde è accaduto a Dumoulin. Anch Foss e Oomen sono saltati, una squadra come la Jumbo-Visma è già fuori dai giochi. Non parliamo dell’Astana, per cui è stato un disastro. Per Nibali aspettiamo ancora, però se il buongiorno si vede dal mattino, c’è poco da sperare.
L’ETNA DEGLI UOMINI DI CLASSIFICA
Carapaz ha fatto anche una bella volata, però mi ha lasciato dei dubbi per la condotta di gara. Ha messo la Ineos a tirare quando la fuga aveva 11 minuti, poi nel finale ha sfaldato la squadra ed ha chiuso a 2’50” dal vincitore: con una condotta diversa, forse avrebbe potuto aggiudicarsi la tappa. Comunque era brillantissimo, così come Simon Yates, anche se bisogna capire se l’inglese avrà noie per la caduta, perché ha battuto il ginocchio. La squadra più forte come individualità è la Bora con Hindley, Buchmann e Kelderman. Bene anche Landa e Bilbao, occhio a Buitrago che non si sa quello che può fare. Almeida era lì, ma è presto per dare delle sentenze. Arensman è andato alla grande, anche Bardet può essere contento.
L’ITALIA SI AGGRAPPA A GIULIO CICCONE
Ciccone è l’unico italiano che può lasciare un po’ di entusiasmo. Spero vivamente che faccia bene sul Blockhaus, sarebbe importante poter raccontare le imprese di un italiano in questo Giro. Pozzovivo ha perso quel quid, fa già anche troppo ad essere lì. Fortunato oggi è caduto, sull’Etna ne ha risentito. Forse gli abbiamo dato un po’ troppa fiducia. Per il momento la sua dimensione è quella delle fughe da lontano.
DOMANI ARRIVO A MESSINA
Domani dovrebbero arrivare in volata. All’inizio c’è la salita, ma poi le squadre degli sprinter si organizzeranno. Per me vince Girmay. Oggi l’ho visto bene, ha la qualità per poter vincere e anche la squadra. Noi speriamo in Nizzolo, la sua squadra deve cambiare tattica e iniziare a lavorare negli ultimi 2500 metri.
LE PUNTATE PRECEDENTI
Puntata zero: presentazione favoriti Giro d’Italia 2022
Prima puntata: “Vincenzo Nibali mi ha impressionato. Fortunato non è fuori dai giochi”
Seconda puntata: “Nibali è tiratissimo. Ciccone e Fortunato non sono da classifica”
Terza puntata: “Carapaz vince sull’Etna. A Simon Yates non conviene prendere la maglia rosa”