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Marcell Jacobs sotto i 10” col vento, alla ricerca di brillantezza e frequenza: forma al 50%? E la sfida di Eugene…
Marcell Jacobs ha fatto il suo attesissimo esordio stagionale all’aperto. Il Campione Olimpico dei 100 metri si è presentato al Meeting di Savona, dove lo scorso anno siglò il record italiano (9.95) e incominciò la lunga cavalcata che lo condusse all’apoteosi di Tokyo. Sono passati 290 dall’impresa dei Giochi e il velocista lombardo si è rimesso in gioco sulla sua distanza di riferimento, dopo che in inverno aveva conquistato la medaglia d’oro sui 60 metri ai Mondiali Indoor.
C’era tanta curiosità attorno alle condizioni fisiche del 27enne, che una decina di giorni fa aveva dovuto rinunciare alla gara di Nairobi a causa di problemi gastrointestinali. Marcell Jacobs era stato ricoverato in ospedale, poi è tornato in Italia con un paio di giorni di ritardo sulla tabella di riferimento e ha dovuto rinunciare anche ad alcuni allenamenti. Una situazione chiaramente non ottimale e che oggi si è risentita allo Stadio della Fontanassa.
Marcell Jacobs ha offerto due prestazioni buone (9.99 in batteria con 2,3 m/s di vento a favore; 10.04 in finale con 0,3 m/s di brezza dietro alle spalle), ma ancora lontane dai suoi elevatissimi standard. L’allievo di coach Paolo Camossi è parso poco brillante in entrambi i turni: ha corso una sessantina di metri, poi si è lasciato andare e nel finale ha alzato il freno a mano. Per sua stessa ammissione sono mancate brillantezza e frequenza, l’azzurro non è parso convinto del proprio rendimento.
“Nella seconda parte di gara ho dato meno di quanto mi aspettavo“. Un’analisi lucida da parte del Messia dell’atletica italiana, che ha subito individuato la criticità e sicuramente lavorerà nelle prossime settimane per rimediare e tornare alla forma dei giorni migliori. Nulla di preoccupante, sia chiaro: anche la stagione al coperto era iniziata senza particolari botti, ma poi si era conclusa con la mirabolante vittoria iridata a Belgrado.
Mancano un paio di mesi ai Mondiali, ma soltanto dieci giorni al pirotecnico Meeting di Eugene, dove dovrà affrontare sette statunitensi e un canadese (tutto il podio olimpico di 100 e 200 metri, oltre ai campioni del mondo di entrambe le specialità). Per la trasferta negli States, nello stadio che ospiterà la rassegna iridata a luglio, servirà alzare l’asticella. Le gambe di Marcell Jacobs sono sempre toniche, potenti, solide, esplosive: serve solo avere pazienza e continuare a lavorare, l’uomo delle magie ha già dato buone risposte anche al 50% (forse) della forma.
Foto: Colombo/comitato organizzatore Meeting Savona