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MotoGP, Ducati Leopard sostituisce Suzuki? Ipotesi Yamaha per il Team VR46, Aprilia crea una squadra satellite?
È passata esattamente una settimana dal momento in cui è trapelata notizia della decisione di Suzuki di ritirarsi dalla MotoGP a fine 2022. L’addio non è ancora stato confermato ufficialmente dall’azienda giapponese, la quale al tempo stesso non ha però neppure smentito l’indiscrezione, facendo intendere come il fulmine a ciel sereno comparso nel firmamento della massima categoria motociclistica non sia un’allucinazione. L’uscita di scena della Casa di Hamamatsu rappresenta un autentico terremoto che potrebbe cambiare gli equilibri del paddock, andiamo a vedere come e perché.
In primo luogo si apre lo scenario della sostituzione. Dorna martedì scorso ha fatto intendere di poter trovare un’alternativa in tempo per il 2023. Irrealistico pensare a una nuova Casa ufficiale, un progetto di MotoGP non si imbastisce in pochi mesi e le uniche produttrici con i mezzi economici per provarci, al secolo Bmw e Kawasaki, non sembrano pensarci neppure. Dunque si apre uno slot per una struttura privata, ma quale? Nei giorni scorsi si è fatta strada l’ipotesi del Leopard Racing, impegnato con ottimi risultati in Moto3 sin dal 2015, dove ha già vinto 3 titoli mondiali e, attualmente, è in testa alla classifica iridata con Dennis Foggia. Peraltro non bisogna dimenticare come la struttura italo-lussemburghese abbia avuto tra le sue fila in passato piloti del calibro di Fabio Quartararo, Joan Mir ed Enea Bastianini. Pertanto non si parla certo di parvenu, bensì di una squadra in grado di lavorare bene.
Chiaramente, se il progetto dovesse diventare realtà, servirebbero le moto! Con chi accordarsi? Si ragiona, ovviamente, per ipotesi. Però non è un mistero che Aprilia stia valutando di creare un team satellite. Il ritiro di Suzuki potrebbe “dare il là” definitivo all’operazione, che però è ancora tutta da concretizzare e non è detto possa essere con Leopard. Proprio il 2 maggio, Marca,com ha riportato un’indiscrezione passata inevitabilmente sotto traccia a causa dello scoop altrui relativo all’addio della Casa di Hamamatsu. Cionondimeno, la testata spagnola aveva scritto che il team WithU sarebbe prossimo a raggiungere un accordo proprio con Aprilia. Nel qual caso, la struttura di Razan Razali abbandonerebbe Yamaha e si legherebbe, appunto, all’azienda italiana.
Se così fosse, la Casa di Iwata si troverebbe senza team satellite. Davvero nel 2023 si potrebbero avere solamente due moto marchiate dai diapason in griglia? Tutto è possibile, ma al tempo stesso la necessità di sostituire Suzuki potrebbe smuovere le acque in un altro senso.
Secondo alcune voci di corridoio si potrebbe arrivare a un’alchimia con il team di Mooney VR46. L’ipotesi di cui si sussurra è che la squadra di Valentino Rossi possa abbandonare Ducati per abbracciare Yamaha. La Casa di Borgo Panigale andrebbe quindi a fornire le proprie moto al nuovo team. Fantasie? La struttura patrocinata dal Dottore ha un accordo con Ducati sino al 2024, ma anche Suzuki aveva firmato un contratto con Dorna sino al 2026. Dopotutto si è creata improvvisamente una situazione “d’emergenza” e un modo per arrangiare il tutto, alla fine, lo si può trovare, magari battendo sentieri sinora neppure contemplati.
Foto: MotoGPpress.com