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MotoGP, Francesco Bagnaia: perseverare è diabolico. Bastianini lo manda in tilt, per il Mondiale serve ragionare
Più che di Le Mans, per Francesco Bagnaia si deve parlare di una Waterloo o di una Caporetto. È lui il grande sconfitto del GP di Francia andato in scena quest’oggi. Certo, anche altri si aspettavano di più dalla gara odierna, ma Fabio Quartararo è comunque rimasto a galla piazzandosi quarto, le difficoltà di Marc Marquez sono risapute da tempo e le cadute degli alfieri della Suzuki non fanno altro che certificare il clima di disarmo in cui versa il team dopo la decisione presa ad Hamamatsu di ritirarsi dalla MotoGP.
Invece per Pecco la competizione disputatasi in terra transalpina è una bocciatura su tutta la linea, perché le residue possibilità di laurearsi Campione del Mondo 2022 sono verosimilmente sfumate quest’oggi. D’accordo, mancano ancora due terzi di stagione, ma il problema non sono i 46 punti di distacco da Quartararo (nonché i 42 da Aleix Espargarò e i 38 da Enea Bastianini) da recuperare in quattordici gare, quanto degli evidenti limiti caratteriali certificati dalla pista.
In tempi non sospetti su queste pagine avevamo scritto “Se attorno a Bagnaia tutto è perfetto e ogni cosa è al suo posto, allora il meccanismo funziona a meraviglia, come quello di un finissimo orologio di precisione. Basta però anche un piccolo granello di sabbia per inceppare degli ingranaggi delicatissimi”; ed è proprio quanto accaduto anche oggi. Finché il piemontese ha potuto gestire a piacimento la gara, è stato implacabile, ma nel momento in cui Bastianini lo ha attaccato è letteralmente colato a picco.
MotoGP, Francesco Bagnaia: “Sono inc*****o, non si possono commettere errori del genere”
Nel giro di meno di un minuto, il numero 63 prima ha sbagliato una frenata, finendo involontariamente nel tratto dedicato alla long lap penalty, dopodiché si è sdraiato malamente, tutto da solo, uscendo di scena sia dalla gara che dalla corsa all’Iride. Il primo errore francamente è veniale, il secondo invece assolutamente no. I Mondiali si vincono anche con i piazzamenti e, anche se la vittoria era ormai sfumata, i 20 punti del secondo posto sarebbero stati assicurati.
Con la piazza d’onore, Bagnaia sarebbe stato a -24 da Quartararo, a -19 da Espargarò e a -18 da Bastianini. L’inerzia, inoltre, sarebbe stata dalla sua, poiché avrebbe chiuso la seconda gara consecutiva davanti al francese e allo spagnolo, mentre il coetaneo riminese non è certo un mostro di costanza. Insomma, Pecco avrebbe tenuto vive le sue chance di lottare per il titolo. Invece, ora come ora, i distacchi dai tre di cui sopra sono raddoppiati e addirittura il piemontese si trova ad avere meno punti del compagno di box Jack Miller, di fatto già da tempo scaricato da Ducati e, secondo Sky Sport MotoGP, diretto verso Ktm. Uno smacco.
Però quante volte Bagnaia è già finito a terra proprio in un momento cruciale? Al Mugello l’anno scorso, per esempio. Francesco era appaiato a El Diablo nel Mondiale, ma si è ritrovato improvvisamente a -26. È anche vero che si correva sconvolti per la scomparsa di Jason Dupasquier e c’è chi può aver patito l’accaduto più di altri. Tuttavia nel 2021 anche Misano II ha fatto molto male, perché una vittoria buttata letteralmente alle ortiche ha fatto svanire l’ultimo lumicino di speranza in ottica iridata.
Quest’anno invece c’è stato il rischio inutile nelle qualifiche di Portimao, quando Pecco si è incaponito nel voler usare le slick su una pista ancora piena di rivoli, finendo violentemente a terra e vedendosi costretto a scattare dall’ultima casella (oltre a rischiare seriamente di farsi molto male). C’è poco da fare, i Mondiali si vincono anche con la testa. In tal senso, il piemontese deve crescere. Oggi è bastato un tentativo di sorpasso per mandarlo in tilt e, molto probabilmente, rimandare al 2023 ogni ambizione di laurearsi Campione.
Foto: MotoGPpress.com