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MotoGP, pagelle GP Spagna 2022: Bagnaia e Quartararo di un altro pianeta, deludono Bastianini e le Suzuki
E’ calato il sipario sul sesto round del Mondiale 2022 di MotoGP. Sul tracciato di Jerez de la Frontera, dedicato alla memoria di un grande campione come Angel Nieto, si è assistito a una gara di alto livello tecnico dal punto di vista squisitamente prestazionale. E’ tempo di quindi di valutazioni e di pagelle rispetto a quello che si è potuto notare sul circuito andaluso.
LE PAGELLE DEL GP SPAGNA 2022
FRANCESCO BAGNAIA (DUCATI) 10 – La vittoria che serviva e nel modo migliore. Pecco ha fatto il suo Grande Slam, portandosi a casa tutto quello che si poteva, citando anche giro veloce, pole-position e una corsa condotta dall’inizio alla fine su un ritmo folle. Non era stato un buon inizio di stagione per il piemontese, ma in Andalusia i pezzi del puzzle sono stati messi insieme. Un successo che rilancia le quotazioni di Bagnaia, ora quinto nella classifica generale a -33 da Fabio Quartararo.
FABIO QUARTARARO (YAMAHA) 8 – Probabilmente alla vittoria ci pensava il francese, ma alla fine un secondo posto al cospetto di un Bagnaia così ci può stare. Una prestazione da grandissimo pilota perché, se si guarda al resto delle Yamaha, lui è di un altro pianeta. Ecco che la sua prestazione assume una dimensione diversa, vicinissimo a Pecco. Il sorriso ci può stare perché la vetta della graduatoria mondiale ne risulta rafforzata.
MotoGP, GP Spagna 2022. Francesco Bagnaia strepitoso! Gara perfetta a Jerez, Mondiale riaperto!
ALEIX ESPARGARO’ (APRILIA) 7 – Un altro podio per lo spagnolo e la conferma di uno standard elevato. E’ lui l’inseguitore più immediato in classifica generale di Quartararo e le sette lunghezze di ritardo sono un dato chiaro. Certo, a Noale dovranno fare qualcosa per migliorare l’efficienza della frizione, che finora è stato il più grosso limite dell’accoppiata Espargarò-Aprilia.
MARC MARQUEZ (HONDA) 7 – Un quarto posto dai mille significati per l’asso nativo di Cervera. Su questa pista i ricordi recenti non sono belli. Il riferimento è ovviamente all’incidente del 2020. Ebbene, Marquez ha trovato in gara una prestazione di alto profilo, rivaleggiando come ai vecchi tempi e salvandosi in maniera incredibile nelle fasi concitate all’ultima curva. Il sorpasso ai danni di Miller è stato da straccio di licenza. Segnali di risveglio.
JACK MILLER (DUCATI) 6.5 – Quinto l’australiano e prestazione sufficiente, ma non straordinaria. Importante portare a casa dei punti dopo Portimao, ma visto quanto fatto da Bagnaia era lecito attendersi qualcosa di meglio. All’aussie continua a mancare sempre quel quid per fare la differenza.
JOAN MIR (SUZUKI) 5 – Il sesto posto è oggettivamente una delusione perché dalla moto di Hamamatsu ci si aspettava ben altro risultato, soprattutto per il ritmo che Mir stesso aveva evidenziato nel corso delle prove libere. Prestazione insufficiente, ci sarà da lavorare.
ENEA BASTIANINI (DUCATI) 5 – Risultato deludente per Enea che ha cercato di salvare il salvabile non avendo mai trovato la messa a punto ideale con la GP21. Dopo la caduta a Portimao, un weekend con più ombre che luci. A Le Mans sarà necessario resettare.
MARCO BEZZECCHI (DUCATI) 7.5 – Dopo la terza fila nelle qualifiche, un nono posto di spessore per un rookie come lui. Guidato bene dal team VR46, il romagnolo sta crescendo sempre di più e le sue prestazioni sono di livello alto. A Jerez una prova di maturità.
ALEX RINS (SUZUKI) 4 – E’ per lui la “Maglia nera” della giornata, visti i risultati nel time-attack e in questa gara, con errore annesso. Il 19° posto parla chiaro.
Foto: MotoGP.com Press