MotoGP
MotoGP, pochi sorpassi a Jerez de la Frontera: top-class sempre più vicina alla F1…
Una gara molto intensa: in questi termini si è espresso Fabio Quartararo, al termine del GP di Spagna, sesto round del Mondiale 2022 di MotoGP. Sul tracciato di Jerez de la Frontera, si è assistito a uno scontro su un ritmo indiavolato tra il transalpino della Yamaha e Francesco Bagnaia (Ducati), con quest’ultimo capace di imporsi. Un duello di pura prestazione nel quale il piemontese ha saputo conservare sempre un vantaggio, pur minimo, per rintuzzare qualunque attacco da parte di Quartararo.
Vero è che, con l’eccezione di Marc Marquez, di sorpassi da “straccio di licenza” se ne sono visti decisamente pochi. Quali sono i motivi? Il primo riguarda la specificità della situazione: temperature molto elevate. La colonnina di mercurio verso l’alto ha portato, infatti, i piloti a gestire il surriscaldamento delle gomme, specialmente quella anteriore. Pertanto, trovandosi a stretto contatto con una moto, il calore è diventato tale che tentare un sorpasso era quasi sinonimo di caduta.
La seconda motivazione riguarda le peculiarità delle moto attuali. Come ammesso da Aleix Espargaró, lo studio aerodinamico delle due-ruote è sempre più simile a quello a cui si è abituati in F1. Di conseguenza, le ali montate sull’avantreno possono andare a condizionare in un modo o nell’altro il comportamento della moto, alterando il feeling del pilota.
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Un contesto nel quale, quindi, si è innalzata la velocità media di tutte le moto, soprattutto in curva, raggiungendo un punto limite tale per cui andare oltre è troppo rischioso. Ecco che la necessità di partire davanti in griglia è sempre più impellente proprio per quanto detto. In futuro servirà un sistema simile al DRS? E’ una domanda provocatoria, ma l’andamento della corsa odierna offre degli spunti.
Foto: LaPresse