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Pagelle Giro d’Italia 2022: Formolo, lo sprint è il problema atavico; Bouwman era il più fresco

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PAGELLE GIRO D’ITALIA 2022 (settima tappa)

Davide Formolo, 8: l’Italia resta ancora a secco di successi dopo sette tappe. Non vogliamo essere pessimisti, tuttavia il rischio che si concluda il Giro senza alcuna affermazione azzurra è tangibile. Non abbiamo grandi velocisti o scalatori: l’unica speranza sarà quella di centrare una fuga da lontano con un corridore che riesca a piazzare la zampata. Oggi ci ha provato in tutti i modi Formolo, ma si è dovuto accontentare del terzo posto. Si tratta di un ottimo atleta, che ha provato per anni a diventare un uomo da corse a tappe, senza mai riuscirci. Anche nelle Classiche ha sempre avuto un atavico tallone d’Achille: allo sprint parte battuto quasi con chiunque, come d’altronde si è visto anche oggi. Per questo oggi Formolo è uno dei migliori gregari del mondo.

Koen Bouwman, 9: non è un vincente, prima di oggi aveva alzato le braccia solo 5 anni fa al Giro del Delfinato. Se guardiamo il palmares, era il meno quotato dei quattro che si sono giocati lo sprint, tuttavia ha vinto con merito. E’ riuscito a gestirsi bene durante la tappa e nel finale era più fresco rispetto agli avversari (anche grazie al gioco di squadra messo in atto col compagno Tom Dumoulin).

Bauke Mollema, 8: non si vincono un Giro di Lombardia e una Clasica di San Sebastian per caso. Il veterano olandese dimostra di essere ancora un corridore di caratura, tuttavia trova sulla propria strada un connazionale in giornata di grazia.

Tom Dumoulin, 7,5: una grande reazione d’orgoglio, entra in fuga dopo la giornataccia vissuta sull’Etna che lo ha fatto uscire di classifica. In salita patisce gli scatti, ma riesce sempre a rientrare sfruttando la regolarità. Gioca un ruolo decisivo nel successo di Bouwman.

Davide Villella, 8: dà spettacolo. Cade in discesa, ha un problema alla sella e deve fermarsi per sistemarla. Riesce con un numero incredibile a colmare un gap superiore al minuto in discesa ed a riportarsi sulla testa. Nel finale, stremato, alza bandiera bianca, ma coglie comunque un meritato 5° posto.

Juan Pedro Lopez, 7: conserva la maglia rosa e non era affatto scontato in una tappa del generale. Alla Trek-Segafredo per poco non è riuscito il colpo doppio, considerando che Mollema ha sfiorato il successo parziale. Lo spagnolo manterrà il simbolo del primato sino al Blockhaus, quando sulla carta dovrebbe cederlo, anche se non è scontato, trattandosi di uno scalatore giovane e ancora tutto da scoprire.

Richard Carapaz, 7: non ha la maglia rosa, ma sta correndo da padrone. Mette la Ineos in testa a tirare non tanto per andare a riprendere la fuga, ma per non consentire a Tom Dumoulin di guadagnare troppi minuti e rientrare di prepotenza in classifica.

Foto: Lapresse

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