Ciclismo

Pagelle Giro d’Italia 2022: Giulio Ciccone ritrova se stesso, i favoriti non si fanno male

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PAGELLE GIRO D’ITALIA 2022 (quindicesima tappa) 

Giulio Ciccone, voto 10: finalmente, è tornato lo scalatore azzurro tanto atteso. L’uomo della Trek-Segafredo è attivissimo sin dalle prime fasi di gara, non sbaglia nulla e sul finale si scatena: appena approcciata l’ascesa finale a Cogne prova una, due, tre volte ad andar via e ci riesce distruggendo la resistenza di tutti i rivali. Metro dopo metro guadagna e trionfa in solitaria, cogliendo tutti gli applausi del pubblico. Dopo la festa le lacrime: un corridore talentuosissimo al quale, sia per demeriti che per problemi fisici, è mancato il definitivo salto di qualità nelle ultime annate e contro di cui non sono mancate le critiche. La speranza per il ciclismo tricolore è che sia un passo importante verso la rinascita definitiva.

Santiago Buitrago, voto 7,5: lacrime anche per lui, ma per il motivo opposto. Il colombiano della Bahrain-Victorious cerca in tutti i modi la fuga giusta, la trova e prova a resistere agli attacchi di Ciccone. Oggi l’avversario era troppo più forte e la seconda posizione era il massimo raggiungibile.

Antonio Pedrero, voto 7: scalata regolare, come di consueto, per l’iberico della Movistar che agguanta una positiva terza piazza sul traguardo di Cogne.

Hugh Carthy, voto 6: la condizione non è quella dei giorni migliori per il britannico della EF Education-EasyPost. Prova a battagliare con Ciccone ad inizio salita, ma la brillantezza viene a mancare e rimbalza, concludendo addirittura quarto.

Luca Covili, voto 7,5: grandissima giornata per il giovane azzurro della Bardiani-CSF-Faizanè che va in fuga, resiste alla grande e trova, con la sesta piazza, di gran lunga il miglior risultato della carriera.

Guillaume Martin, voto 7: attacchi spesso e volentieri scriteriati per il transalpino della Cofidis. Oggi guadagna 1’30” sul plotone e conquista la top-10 momentanea in classifica generale.

Richard Carapaz, voto 6,5: la prima giornata in Maglia Rosa parte malissimo, con una caduta. Poi l’ecuadoriano mette la sua Ineos Grenadiers a gestire il ritmo e i problemi sono tutti risolti. Sul finale prova anche a sprintare, per guadagnare qualche secondo, ma il tempo è lo stesso dei rivali.

Foto: Lapresse

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