Golf
PGA Championship 2022: Francesco Molinari arriva a Tulsa in fiducia
Stavolta per Francesco Molinari le sensazioni sono buone, e sul serio. Il torinese arriva da un 17° posto all’AT&T Byron Nelson che, dopo tre tagli mancati consecutivi, gli ha ridato un posizionamento tra i primi 200 della classifica mondiale, con il ruolo di numero 1 d’Italia non tanto lontano, vista la crisi di risultati di Guido Migliozzi.
Per l’unico vincitore italiano di Major le giornate andate da giovedì a domenica scorsa sono state di buon livello, e lasciano pensare che qualcosa di buono possa succedere. Negli ultimi due anni, per ragioni diverse, “Chicco” il torneo l’aveva saltato, e se nel 2020 c’entravano problemi logistici (un trasferimento in corso), nel 2021 si è ritrovato a dover lottare con guai fisici importanti.
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Il suo storico nel torneo, peraltro, non è nemmeno di quelli pessimi, anzi: quando ha partecipato ha sempre passato il taglio e, inoltre, vanta una media risultati più che buona con i tre picchi del 10° posto nel 2009, del 2° posto nel 2017 e del 6° posto nel 2018. E se è vero che questi sono sempre stati percorsi diversi, è altrettanto vero che sono in pochi a vantare un record come il suo su 11 partecipazioni, e normalmente fanno tutti parte dei grandissimi di questo sport.
Per Francesco Molinari sembra giunta dunque l’ora di imporsi di nuovo all’attenzione mondiale, e su un percorso sconosciuto a lui come alla maggior parte dei partecipanti; soltanto quelli già nel circuito nel 2007 sono in grado di ricordare Southern Hills. Uno di loro ci vinse, e si chiama Tiger Woods. Proprio l’uomo che girava con l’italiano nel fatal quarto giro ad Augusta 2019.
Foto: LaPresse