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Roland Garros 2022: Jannik Sinner, dal primo set stellare al ritiro. Andrey Rublev va ai quarti di finale

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Finisce con immensa amarezza l’ottavo di finale di Jannik Sinner e con esso il suo cammino al Roland Garros 2022. L’altoatesino è costretto al ritiro sul punteggio di 6-1 4-6 0-2 contro il russo Andrey Rublev, a causa dello stesso problema al ginocchio che lo aveva condizionato durante il confronto con l’americano Mackenzie McDonald al terzo turno. Un’ora e 23 minuti in cui si passa dall’illusione, da una versione del numero 2 d’Italia stellare, ai momenti sportivamente difficili da vedere del medical time out, del mancato effetto del trattamento e poi della conclusione anticipata di un confronto che aveva preso una direzione molto precisa.

Fin dai primi punti si comprende quel che già era noto: Sinner non soffre particolarmente la potenza di Rublev, lo buca ripetutamente con il dritto e grazie a uno scambio vinto sulla diagonale del rovescio si procura l’immediato break del 2-0. E tanto per confermarlo ci sono due ace come parte del 3-0. L’altoatesino è ovunque, e sul 4-1 arriva un’altra chance di allungo: basta una coppia di rovesci ad allargare il campo per il lungolinea che gli vale il 5-1. Paradossalmente, Jannik è qui che ha qualche grattacapo: concede una palla break con un errore di dritto, salvo poi annullarla con la prima centrale e salvarne un’altra con una perfida traiettoria difensiva di dritto sulla quale Rublev non può arrivar bene. Il 6-1, alla fine, arriva dopo soli 28 minuti, ed è uno dei momenti tennistici più alti dell’intero 2022.

I primi game del secondo set vedono l’italiano sempre particolarmente carico e in grado di sfoderare cannonate di dritto ad alta precisione, mentre il russo si lamenta di qualsiasi cosa del proprio corpo, partendo dalla spalla e finendo con le gambe. Il numero 7 del seeding, però, al servizio tiene con agio fino al 2-3. In quel momento, improvviso piegamento di Sinner sulle gambe e medical time out per la stessa ragione di due giorni fa con McDonald, tra gamba e ginocchio a sinistra con annesse comunicazioni con l’angolo. Sulle prime pare andare tutto bene, poi l’azzurro si ritrova a lottare nel game, ma non corre mai il pericolo di cederlo. Sul 4-5, invece, arriva il omento più critico: Rublev trova un paio di bei dritti che contribuiscono a farlo arrivare a due set point, e sul secondo il dritto in corsa di Sinner finisce in rete: 4-6 per il russo.

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A inizio terzo parziale la qualità di gioco dell’altoatesino scende in maniera vertiginosa, a causa soprattutto di un ginocchio che non risponde come dovrebbe agli antidolorifici. E proprio all’arrivare del break dello 0-2 per Rublev il numero 2 d’Italia cammina verso la rete, stringe la mano a Rublev e si ritira, tra gli applausi di un Court Suzanne Lenglen che lo ha sostenuto se non altro per quello che s’era visto nel set d’apertura.

Sono le statistiche del primo set le sole realmente attendibili, con i 5 ace, il 65% di prime, l’80% contro la seconda di Rublev, il 56% di punti vinti proprio con la seconda, il continuo di bel gioco mostrato da Sinner. Resta il rimpianto perché questa versione avrebbe puntato davvero molto, molto in alto quest’anno. E le stelle si stavano realmente allineando. Qualcuna, però, non era propriamente d’accordo.

Foto: LaPresse

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