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Roland Garros 2022, Jannik Sinner insegue una svolta. Mai oltre i quarti di finale in uno Slam

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Il Roland Garros è sempre più vicino. Dalla prossima domenica inizierà il torneo più prestigioso dell’anno sulla terra rossa dopo esserci riscaldati con Montecarlo, Madrid e Roma. Per quanto visto nella città eterna la sfida sembra essere fra Novak Djokovic, apparso tirato a lucido in Italia, e tutti gli altri con Carlos Alcaraz in prima fila, salvo un Rafa Nadal che trovi un minimo di pace con l’infortunio al piede sinistro. Ma nel cuore degli appassionati italiani si vuole dare una possibilità, anche se minima, a Jannik Sinner.

Un 2022 particolare per il ragazzo altoatesino, teatro di uno dei più grandi cambiamenti della sua vita con il passaggio da Riccardo Piatti a Simone Vagnozzi. I primi mesi di questo nuovo rapporto sono stati travagliati, esclusivamente a causa di qualche acciacco da lui non controllabile che gli ha un po’ minato il prosieguo della stagione su cemento in cui ha raccolto meno di quanto potesse realisticamente ottenere (Indian Wells e Miami gridano ancora vendetta).

L’approccio alla terra in questa stagione è stato fino ad ora soddisfacente: nei tre Masters1000 si è fermato per due volte ai quarti di finale, andando vicinissimo al colpaccio a Montecarlo con Alexander Zverev e giocando un ottimo primo set con Stefanos Tsitsipas a Roma, ed una volta agli ottavi di finale, perdendo con un Auger-Aliassime parso posseduto. È mancato probabilmente l’acuto che poteva dargli quella conferma della bontà delle sue scelte degli ultimi mesi, che si sta lentamente concretizzando con la progressiva espansione del suo bagaglio tecnico. Un acuto che si aspetta anche negli Slam.

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Il suo miglior risultato nei Big 4 rimangono i quarti di finale, raggiunti due volte in carriera; la prima volta fu proprio a Parigi, quando si ritrovò la strada sbarrata da Rafa Nadal poi vincitore, per la seconda dobbiamo tornare indietro allo scorso gennaio quando si trovò di fronte uno Tsitsipas che giocò la sua miglior partita da mesi a questa parte. Il ragazzo di Sesto Pusteria vuole fare quel passo che lo porterebbe ad entrare tra i migliori quattro di uno Slam, le sue ultime scelte sono finalizzate proprio per questo primo miglioramento.

Potrà ottenere questa agognata svolta proprio al Roland Garros? Realisticamente, potrebbe riuscirci con un tabellone favorevole che nelle fasi calde potrebbe regalargli gente a lui affine per stile di gioco (Rublev, anche Zverev per la rivincita di Montecarlo) o giocatori che non si sono mai dimostrati a loro completo agio sulla terra (Medvedev); il processo di maturazione del gioco di Jannik non è probabilmente arrivato nemmeno al 50% al momento. Se si dovesse azzardare una ipotesi, potremmo vedere la nuova ‘impalcatura’ completa verso fine estate, in tempo per gli US Open. Se poi dovesse riuscire a bruciare le tappe già in primavera, non dispiacerebbe di sicuro. Agli appassionati italiani e al mondo del tennis in generale.

Foto: LaPresse

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