Senza categoria

Roland Garros 2022, tabellone mai così sbilanciato. Quanti rimpianti per Jannik Sinner

Pubblicato

il

Questa volta pesa davvero tanto. Il ritiro di Jannik Sinner era già di per sè doloroso, ma considerando e vedendo come si sta evolvendo la parte bassa del tabellone del Roland Garros 2022 fa ancora tremendamente più male. Questo problema al ginocchio non ci voleva proprio: poteva essere l’edizione della consacrazione, ma se la fortuna è cieca, purtroppo la sfortuna ci vede benissimo.

Praticamente mai nelle passate stagioni c’era stata una differenza così abissale tra le due parti del tabellone nello Slam francese. Sopra infatti ci sono giocatori come Novak Djokovic, Rafael Nadal, Alexander Zverev e Carlos Alcaraz e sono ancora tutti in gioco. Sotto, invece, i principali favoriti per arrivare all’atto conclusivo del torneo erano Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas, ma entrambi sono stati eliminati clamorosamente agli ottavi di finale (il russo ha perso contro il croato Marin Cilic, mentre il greco è stato battuto dal danese Holger Rune).

Ecco dunque che il favorito per arrivare in finale tramite la parte sotto del tabellone è diventato il norvegese Casper Ruud, autore finora di un’ottimo torneo in cui soltanto il nostro Lorenzo Sonego è riuscito a metterlo seriamente in difficoltà (la testa di serie n.8 ha alla fine vinto al quinto set). Attenzione però anche agli altri: Rublev è un osso veramente duro, Cilic sta confermando tutto il suo talento, mentre Rune è ormai a tutti gli effetti la mina vagante di questo torneo (oltre a Tsitsipas, il danese ha eliminato anche il canadese Denis Shapovalov).

Roland Garros 2022, giornata di grande spettacolo: Djokovic sfida Nadal, Alcaraz affronta Zverev. Trevisan in campo contro Fernandez

Per tutti i quattro rimasti, si tratta dunque dell’occasione della vita e nessuno vorrà ovviamente sprecarla. Ora la parola passa al campo, con le sfide Ruud-Rune e Rublev-Cilic. Due match che promettono spettacolo e che ci sveleranno chi si contenderà poi l’accesso all’atto conclusivo dello Slam di Parigi.

Foto: LaPresse

Exit mobile version