Scherma
Scherma, il bilancio del weekend di Coppa del Mondo: Marini stratosferico, Volpi e Foconi abbonati al podio. Esulta anche Cimini
La Coppa del Mondo di scherma 2021-2022 continua a regalare grandi soddisfazioni agli atleti del Bel Paese. Nel fine settimana appena concluso sono andate in scena le gare individuali di fioretto, disputate in quel di Incheon (Corea del Sud), mentre il settore maschile della spada si è destreggiato sulle pedane tedesche di Heidenheim. Grande rammarico per la spedizione delle spadiste azzurre in terra emiratina: il decesso dello sceicco (e presidente) Khalifa Bin Zayed ha provocato la cancellazione di tutti gli eventi sportivi.
Il risultato più importante del weekend è stato colto dal classe 2000 Tommaso Marini, vincitore del torneo di fioretto. L’anconetano, ormai una certezza in campo internazionale, ha collezionato la seconda vittoria nel massimo circuito dopo l’affermazione di Belgrado (senza dimenticare il terzo posto di Plovdiv); il livello è già stratosferico e ci sono ulteriori margini di miglioramento: in ottica Parigi 2024 l’Italia può fregarsi le mani.
Anche perché Marini non è l’unico fiorettista tricolore che si sta distinguendo in questo scorcio stagionale. Alessio Foconi conferma il grande momento di forma issandosi sul terzo gradino del podio, a meno di un mese di distanza dall’acuto di Plovdiv: spiace per la semifinale persa di misura contro il rappresentante di Hong Kong Chun Yin Ryan Choi, che ha impedito ai tifosi di assistere a una finale tutta italiana come avvenuto in Bulgaria due settimane fa.
Al femminile festeggia Alice Volpi, pur con un pizzico di rammarico a causa dello sfortunato penultimo atto contro la canadese Eleanor Harvey (capace di battere la toscana 15-13). Arriva comunque un’altra top3 dopo i successi di St. Maur, Poznan e Guadalajara, che proiettano Alice sulla punta della piramide per quanto concerne le gerarchie mondiali della disciplina.
Centra un podio importante anche Gabriele Cimini, terzo nella gara individuale di spada (stesso piazzamento archiviato a Budapest a inizio marzo); il sangue freddo non manca al pisano, pressoché impeccabile nella gestione dei momenti chiave dei match. Meno pimpante il quartetto azzurro nella prova a squadre, chiusa al settimo posto dopo la sconfitta, preventivabile, a vantaggio dei forti cugini francesi.
Foto: Lapresse