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Scherma, il CT Nicola Zanotti poco soddisfatto dei suoi sciabolatori: “Un passo indietro rispetto alle altre gare”
Il trofeo Luxardo di Padova, disputato nel weekend, è stato avaro di soddisfazioni per gli sciabolatori di casa. Non arriva il podio in questa tappa di Coppa del Mondo ma prescindendo dalle note stonate vale la pena sottolineare qualche buona prestazione individuale.
Si sono difesi al massimo delle loro possibilità Giacomo Mignuzzi, fuori ai sedicesimi per mano del fuoriclasse sudcoreano Sanguk Oh e Dario Cavaliere, sceso in pedana in condizioni fisiche non ottimali. Bene anche Rossella Gregorio, eliminata ad un turno dal podio dalla vincitrice del torneo Anna Bashta.
Il Commissario Tecnico Nicola Zanotti ha commentato non senza un pizzico di rammarico i risultati del fine settimana: “Ci sono cose che non mi sono piaciute e su cui bisogna lavorare, come gruppo ho notato un passo indietro rispetto alle altre gare”.
“L’atteggiamento in pedana è da rivedere – prosegue nell’intervista di Pianeta Scherma – ho visto troppi assalti o approcciati male e poi rimessi in piedi quando era troppo tardi o altri partiti bene e poi gestiti male. Su questo aspetto sicuramente devo impattare di più e farlo fin da subito perché ora il tempo stringe e ci sono da preparare Europei e Mondiali”.
Guarda invece il bicchiere mezzo pieno Rossella Gregorio: “Oggi non ero al top e alla fine sono riuscita a rubare una finale a otto tirando una scherma del tutto diversa da quella a cui ero abituata. E questo mi da ovviamente tanta fiducia e la certezza di poter competere con tutte, spero sia di buon auspicio per Europei e Mondiali. Soprattutto per quest’ultimi, a dire il vero, perché devo sfatare una buona volta questa sorta di tabù della prova individuale”.
Crucciato ma giustificato dalla condizione di forma il figlio d’arte Dario Cavaliere: “Ho tirato da infortunato, ho uno strappo abbastanza importante che mi porto dietro da tanto tempo e che mi ha frenato. Ma oggi bisognava lottare e l’ho fatto fino a un certo punto. L’avversario che ho trovato è forte ma si poteva battere. Peccato. Purtroppo essere felice soltanto per un solo assalto non serve, serve centrare la finale! Che sembra non arrivare mai, sta diventando una sorta di maledizione”.
Foto: Federscherma