Sci Alpino, settimana prossima a Milano si assegnano i Mondiali 2027. Quattro località in lizza

Mercoledì prossimo a Milano la FIS assegnerà i Mondiali di sci alpino, sci nordico, snowboard e freestyle del 2027. C’è particolare fermento soprattutto per quanto riguarda i primi, poiché si sfideranno ben quattro candidate. Da tempo non c’era un novero di pretendenti così ampio. Buon segno, indubbiamente, anche perché si esce dalla cerchia dei Paesi canonici abituati a farsi avanti per ottenere l’evento.

In rigoroso ordine alfabetico, la prima candidata è Crans Montana. La località elvetica mira a ottenere la seconda edizione della sua storia a 40 anni di distanza da quella del 1987, letteralmente trionfale per gli atleti di casa (i rossocrociati conquistarono otto medaglie d’oro su dieci). Nel frattempo, però, la Svizzera ha organizzato altre due edizioni, entrambe a St.Moritz (2003, 2017). Questo potrebbe essere un vantaggio per la tedesca Garmisch-Partenkirchen, che va alla caccia del suo terzo Mondiale dopo quelli del 1978 e 2011.

Ci sono poi due novità assolute. La prima è Narvik, località posta all’estremo nord della Norvegia. Il Paese scandinavo non ha mai ospitato la manifestazione iridata di sci alpino e punta a diventare la dodicesima nazione a farlo. La medesima ambizione è condivida dall’andorrana Soldeu, a sua volta al primo tentativo di sempre. Vale la pena di ricordare che nel 2023 i Mondiali di sci alpino si terranno in Francia (Courchevel-Meribel), mentre nel 2025 saranno in Austria (Saalbach). L’Italia potrà tornare a candidarsi a partire dal 2029, poiché ha organizzato l’edizione 2021.

Tutto già deciso, invece, per quanto riguarda le altre manifestazioni iridate del 2027, essendoci un’unica candidata. I Mondiali di sci nordico si disputeranno a Falun (Svezia), che li ha già ospitati quattro volte (1954, 1974, 1993, 2015). Quelli di snowboard e freestyle saranno invece a Montafon (Austria). Infine sarà certificato come i Mondiali di volo con gli sci 2026 saranno disputati a Oberstdorf (Germania), nel rispetto della rotazione tra le quattro località con la possibilità fisica di mandarli in scena.

Foto: La Presse