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Se il vero Jannik Sinner si vede sul match-point (dell’avversario…)

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Una vittoria alla Jannik Sinner. Ormai, viene spontaneo definirlo in questa termini l’andamento dell’incontro di primo turno del Masters1000 di Madrid tra l’altoatesino e l’americano Tommy Paul. Ancora una volta, in una situazione particolarmente critica e dovendo annullare dei match-point (tre), Sinner ha trovato nel proprio tennis le risposte che attendeva e fino a quel momento non erano arrivate.

Se andiamo a guardare cosa è accaduto nella stagione, nelle ultime settimane, per Jannik è la quarta vittoria annullando match-point. Di seguito l’elenco dei confronti a cui si fa riferimento:

1. (4)Sinner d. Alejandro Davidovich Fokina [ESP] 4-6 7-6(6) 6-3 a Dubai (tre match-point annullati)
2. (9)Sinner d. Emil Ruusuvuori [FIN] 6-4 3-6 7-6(8) a Miami (tre match-point annullati)
3. (9)Sinner d. (17)Pablo Carreno Busta [ESP] 5-7 7-5 7-5 a Miami (cinque match-point annullati)
4. (10)Sinner vs Tommy Paul [USA] 6-7 (4) 7-6 (4) 6-3 (tre match-point annullati)

Da ciò si può dedurre la grande qualità di lottatore del classe 2001 che sa esprimere il proprio meglio nei momenti in cui si trova con le spalle al muro. C’è però una domanda: perché non esprimere questo livello fin da subito, evitando di spendere così tante energie?

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Difficile rispondere a questo quesito. Si può pensare che la forma fisica non eccelsa di Sinner, per una preparazione in questo 2022 tutt’altro che perfetta, condizionata dal Covid oltre che dal cambio di allenatore (da Riccardo Piatti e Simone Vagnozzi), sia alla base dell’incapacità dell’azzurro di essere immediatamente al massimo come fa Carlos Alcaraz. Vedremo se, partita dopo partita, il tennis di Jannik saprà evolversi nel modo migliore.

Foto: LaPresse

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