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Simone Vagnozzi esalta Jannik Sinner: “Può diventare più forte di Alcaraz, ho un materiale tra i migliori al mondo”

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Jannik Sinner esordirà questa sera al Masters 1000 di Roma, fronteggiando lo spagnolo Pedro Martinez al primo turno degli Internazionali d’Italia. Il tennista italiano, attuale numero 13 del ranking ATP, partirà con i favori del pronostico contro il numero 40 al mondo, ma dovrà stare molto attento al coriaceo spagnolo se vorrà accedere al secondo turno e affrontare Fabio Fognini in un rovente derby tricolore sulla terra rossa della capitale.

Jannik Sinner ha cambiato allenatore tre mesi fa, dopo aver raggiunto i quarti di finale agli Australian Open. L’altoatesino è seguito da Simone Vagnozzi, che ha espresso parole al miele per il suo allievo durante la conferenza stampa della vigilia: “Ho un ‘materiale’ tra i migliori del mondo. Ha un tennis molto efficiente, deve completarsi in diverse aree del suo gioco, come a rete, deve aggiungere variazioni. Sono contento della sua disponibilità e del suo approccio al lavoro”.

L’allenatore ha proseguito:Siamo contentissimi di essere qui, c’è grande euforia su Jannik. Il clima è ottimo, il pubblico lo aiuterà. Riccardo (Piatti, ex coach di Sinner, n.d.r.) è il miglior coach in Italia a livello di risultati. Non mi posso confrontare con lui: io ho iniziato la mia carriera da sei anni. Se avessi paura di tutti i commenti e le reazioni non avrei preso questo incarico. Sicuramente per me è un’occasione importantissima, spero di poterlo aiutare”.

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Simone Vagnozzi ha poi concluso esprimendo le proprie speranze sul futuro e ha affermato che Sinner potrebbe anche diventare più forte di Carlos Alcaraz, il fenomeno spagnolo del momento e reduce da una sfilza di vittorie spaventose: “Jannik però gioca sempre per vincere, e questo rende il lavoro più facile. Per un allenatore, sapere che il giocatore dà sempre e comunque il 100% è speciale. I coach bravi sono importanti, devo difendere anche la categoria. Anche perché tra i giocatori si sta riscoprendo un po’ di varietà. Basta vedere un giocatore come Alcaraz, che si è lanciato, è ancora più precoce di Jannik. Ma questo non significa che Jannik non possa diventare ancora più forte”.

Foto: Lapresse

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