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Tennis, Alexander Zverev: “Punto a diventare n.1 del mondo. Alcaraz? Fortissimo e con ampi margini”
Non è un momento facile per Alexander Zverev. Il 2022 gli ha riservato più dolori che gioie e l’ultima sconfitta nel torneo di casa contro il giovane danese Holger Rune, a Monaco, è stata difficile da digerire. Giusto notare che il classe 2003 ha poi vinto l’ATP bavarese, dando dimostrazione di grandi qualità.
Per Sascha, quindi, a Madrid un momento importante. Il teutonico deve confermare i 1000 punti dell’anno scorso, derivanti dal successo in Finale contro Matteo Berrettini. Un’uscita di scena potrebbe costare molto nella classifica mondiale, essendo lui attualmente n.3.
In un contesto complicato, Zverev si è un po’ raccontato a Marca e nelle parole riportate da Ubitennis un po’ di cose si comprendono: “Mi è molto dispiaciuto, quello bavarese è un torneo a cui tengo molto in particolar modo quest’anno: non giocavo davanti al mio pubblico da tre anni e mi rendo conto che per gli appassionati tedeschi era un’occasione importante per vedermi in azione. Contro Rune ho giocato davvero male, non sono mai stato in partita: devo ammettere che l’attuale non è un momento personale facile, la mia testa è spesso distratta da altri pensieri extra tennis. Per fortuna questo sport offre continuamente nuove possibilità di riscatto e spero di riuscire a dimentocare questa delusione già a Madrid“, ha raccontato.
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Nonostante tutto, l’ambizione di diventare n.1 del mondo c’è: “So che ho delle possibilità nelle prossime settimane, non lo nascondo. Però per riuscirci devo riuscire ad esprimere il meglio del mio tennis e per farlo devo essere anche sereno. Da inizio anno non riesco a giocare come so, ho anche sbagliato molto ad Acapulco, episodio di cui continuo a pentirmi ma che non posso cambiare. Per fortuna nel tennis tutto cambia velocemente e spero che si ripeta quanto accaduto l’anno scorso quando a Monaco persi al secondo turno giocando male, poi venni qui e vinsi il torneo”.
Immancabile la domanda su Carlos Alcaraz, che si è conquistato gli onori della cronaca grazie alle sue vittorie a Miami e a Barcellona: ”Credo sia già fortissimo adesso, ma che abbia ancora tanti margini, non mi sorprenderei affatto se un giorno divenisse numero uno al mondo”.
Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI