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Tennis, Carlos Alcaraz è già un n.1 del mondo? Nadal e Djokovic parlano chiaro

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Il nome è sempre lo stesso: Carlos Alcaraz. E’ lo spagnolo, classe 2003, colui che ha rivoluzionato in pochissimo tempo delle gerarchie che sembravano immutabili nel tennis e in cui la generazione dei tennisti anni ’90 soffriva quasi di un complesso di inferiorità nei confronti di chi ha dominato per quasi 20 anni questo gioco. Il riferimento è ovviamente a Rafael Nadal, Novak Djokovic e indirettamente a Roger Federer, lontano dai giochi da diverso tempo.

Ebbene, il classe 2003 di Murcia negli ultimi 12 mesi, da n.120 della classifica ATP ha scalato la graduatoria fino alla n.6. Una progressione pazzesca, frutto nelle ultime settimane delle vittorie di due Masters1000 (Miami e Madrid) e di un ATP500 come quello di Barcellona. Non contento Carlitos è diventato il giocatore più giovane a vincere il torneo madrileno e il primo tennista dai tempi di David Nalbandian (Madrid 2007) a battere tre dei primi quattro giocatori in un evento Masters1000: Rafael Nadal, Novak Djokovic e Alexander Zverev.

Numeri frutto di un gioco semplicemente spettacolare in cui punti deboli non ce ne sono. Sa fare tutto Alcaraz, abilissimo a leggere i vari momenti del match e a fare la cosa giusta al momento giusto, alternando la sciabola al fioretto. Qualità uniche nel suo genere che fanno spavento se rapportate all’età.

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Ecco che oggi, nel corso della conferenza stampa al Foro Italico, Novak Djokovic (attuale n.1 del mondo) e Rafael Nadal (vincitore del torneo di Roma l’anno scorso) hanno detto chiaramente che il livello di gioco espresso dal loro più giovane rivale è da n.1 del mondo in questo momento. Alcaraz, tra l’altro, sarà assente negli Internazionali d’Italia per recuperare da un problema alla caviglia.

Non è un caso che nella Race, ovvero la classifica di rendimento del 2022, l’allievo di Juan Carlos Ferrero sia a un tiro di schioppo proprio da Nadal: 3530 per Rafa e 3460 per il 19enne iberico. Ecco che in vista del Roland Garros 2022 si potrebbe davvero assistere a un cambio della guardia e sarà interessante anche capire in che modo i rivali di Alcaraz, Jannik Sinner in primis, sapranno rispondere all’esplosione di questo giocatore. Ognuno ha un suo percorso, non resta che godersi lo show.

Foto: LaPresse

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