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Tennis, Novak Djokovic: “Roma è speciale. L’orario di Zverev? Non cambia mai niente…”

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Dopo la vittoria all’esordio agli Internazionali d’Italia 2022 contro Karatsev (6-3, 6-2), nella consueta cornice del Foro Italico di Roma, Novak Djokovic si è sciolto in un lungo momento di affetto e sinergia col pubblico presente nell’impianto capitolino.

Un’empatia che il tennista serbo ha commentato così in conferenza stampa: “Non per nulla considero Roma la mia seconda casa, è bello giocare nel Colosseo del tennis. Durante la mia carriera spesso non ho avuto la maggioranza dei tifosi a favore, ma qui invece sì: è qualcosa che ti dà il vento nella schiena”.

Poi, punzecchiato dai giornalisti presenti in sala, Novak Djokovic è intervenuto sulla questione che ha riguardato Zverev a Madrid relativamente all’orario molto avanzato nel quale ha completato la semifinale, prima di perdere in finale contro Alcaraz: “Sono d’accordo con lui, non si può finire di giocare all’una, andare a dormire tardi e rigiocare il giorno dopo. Capisco che si vogliano vendere più biglietti facendo anche una sessione serale ma questo crea problemi se si finisce troppo tardi”.

Poi ha chiosato: “I giocatori dovrebbero parlare per tempo di queste cose. Io sono stato dieci anni nel Council dell’Atp come presidente, ma non cambia niente”.

Foto: Lapresse

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