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Tennis, Paolo Bertolucci: “Jannik Sinner matura nel bagaglio tecnico, ma necessita di un lavoro fisico”
Nella giornata odierna calerà il sipario sugli Internazionali d’Italia 2022 di tennis. Sulla terra rossa del Foro Italico assisteremo agli ultimi incontri in programma del tabellone maschile e femminile e tra gli uomini il confronto tra il n.1 del mondo Novak Djokovic e il vincitore del torneo di Madrid del 2021 e del 2022, Stefanos Tsitsipas, tiene banco anche perché il precedente dei due nell’ultimo atto del Roland Garros 2021 alimenta l’interesse.
Tuttavia, nel corso di questo torneo, si sono annotati i riscontri di Jannik Sinner che per la prima volta ha raggiunto i quarti di finale di questo torneo. Lo stop contro Tsitsipas nel turno citato ha portato a diverse chiave di lettura. Nei fatti, l’altoatesino ancora non è riuscito a battere in nessuna delle 12 circostanze un top-5 e quanto accaduto con il greco rafforza questo concetto.
Che cosa quindi manca a Jannik per poter davvero centrare questo obiettivo? A dire la sua in merito è stato Paolo Bertolucci, ex giocatore di alto livello e oggi commentatore tecnico su Sky Sport e firma per la Gazzetta dello Sport nella rubrica “Volée di rovescio”.
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Ebbene, secondo Bertolucci, la situazione è la seguente relativamente al classe 2001 del Bel Paese: “Esistono precisi limiti tecnici nel gioco dell’azzurro, ma i tentativi di limitarli e di allargare il bagaglio di soluzioni alternative emergono con chiarezza ogni partita. Il ragazzo è solido, reagisce con lucidità alle avversità, si rende disponibile a frequentare zone del campo poco esplorate in passato e possiede l’innata classe di risolvere le situazioni complesse alzando il rendimento. Servono solo calma, lavoro e pazienza“.
A questo concetto chiaro, vi è la sottolineatura di quello che sia il più grande handicap di Jannik: “Trovo primario focalizzare l’attenzione sulla cilindrata fisica che, a mio parere, risultato al momento ancora insufficiente per reggere sul lungo periodo lo scontro con il corpo a corpo con i migliori del circuito. Non c’è tempo da perdere se non si vuole pagare dazio per mancanza di cavalli nel motore“.
Non resta che attendere quello che ci riserverà il futuro.
Foto: LaPresse