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Tennis, Simone Vagnozzi: “Sinner ha tanti margini, Alcaraz non lo so. In futuro saranno rivali”
Da qualche mese è lui che ha preso in mano le redini dell’operazione Jannik Sinner. Simone Vagnozzi è il coach dell’altoatesino in questa fase travagliata, in cui più che cinque mesi sembra aver passato cinque anni di carriera tra Covid, guai fisici e quant’altro. E nonostante questo ci sono stati un quarto Slam e due 1000, a riprova del fatto che il numero 2 d’Italia, pur con tutte le difficoltà, sta tenendo botta (e, potenzialmente, nella seconda metà del 2022 potrebbe far divertire parecchio). L’uomo che già portò ai massimi livelli Marco Cecchinato si è espresso alla Gazzetta dello Sport.
Sulle sensazioni dopo il Foro Italico: “Sicuramente positive. Siamo contenti di com’è andato il torneo. Jannik mi è piaciuto per come ha affrontato il match con Fognini, sicuramente non facile, e anche con Krajinovic ha giocato il set migliore del torneo“.
Sul discorso Tsitsipas e tabù top 5: “I segnali positivi ci sono stati, il primo set l’ha giocato praticamente alla pari, è mancato un solo punto. H aprovato situazioni nuove, ha fatto cose buone anche a rete. Peccato che nel secondo set abbia avuto quel problema alla gamba e non sia riuscito a giocarsela ad armi pari“.
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La gamba è a posto: “Durante quella scivolata il muscolo è andato in difesa, ma con la fisioterapia si è sistemato. Partiamo in queste ore per Parigi e cominceremo subito ad allenarci regolarmente. In questi giorni siamo stati a San Benedetto del Tronto“.
Sulla questione Alcaraz: “Ne nasce uno ogni tanto. E soprattutto ha avuto un’esplosione molto rapida, bisogna vedere quale sarà il suo sviluppo nei prossimi anni. Jannik ha 20 anni e grandi margini di crescita, è giusto che ognuno continui il proprio percorso e sono sicuro che sarà una bella rivalità per il futuro“.
Sulla crescita ci sono due diversi passaggi. Il primo sul gioco: “Sinner ha 20 anni, è giusto che ampli le sue soluzioni […] Resterà sempre un giocatore di spinta, ma è importante che possa avere un ventaglio di possibilità da sfruttare“. il secondo è sulla crescita fisica: “Jannik ha continuato a crescere fino all’anno scorso, quindi non si poteva intervenire o si sarebbe rischiato di fare danni. Jannik deve mettere forza mantenendo la rapidità. Non diventerà mai un armadio. Stiamo anche lavorando sul recupero tra un punto e l’altro. Insomma, stiamo facendo un percorso con obiettivi a lungo termine per migliorare tutti gli aspetti, ma Jannik è come una macchina di F1, bisogna fare attenzione a cambiare gli assetti“.
Foto: LaPresse