Vela, Tita-Banti dopo il trionfo a Hyeres nei Nacra: “Settimana molto lunga, abbiamo vinto nonostante le difficoltà”

Ruggero Tita e Caterina Banti si confermano i migliori al mondo nel catamarano misto foiling Nacra 17 e dominano anche a Hyeres nella Semaine Olympique Française 2022, secondo grande appuntamento stagionale che coinvolge tutte le classi olimpiche della vela verso Parigi 2024.

La magica coppia azzurra formata dal timoniere trentino e dalla prodiera romana ha sbaragliato nuovamente la concorrenza, dopo il trionfo al Trofeo Princesa Sofia nella prima gara post-olimpica, rifilando ben 18 punti ai rivali britannici John Gimson/Anna Burnet e addirittura 36 ai terzi classificati, i finlandesi Sinem Kurtbay/Akseli Keskinen, dopo un totale di 16 prove disputate.

“È stata una settimana molto lunga, la regata è durata un giorno in più rispetto agli standard cui siamo abituati. Abbiamo vinto e nonostante le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare ogni giorno siamo riusciti ad arrivare fino in fondo“, dichiarano Tita-Banti al sito federale dopo la vittoria in Francia.

“Abbiamo iniziato alla grande e siamo riusciti a mettere durante tutta la settimana tanti punti tra noi e il secondo in una situazione che ha ricalcato un po’ quella delle Olimpiadi. La Medal Race non è stata particolarmente bella viste le condizioni meteo ma abbiamo fatto una regata in controllo che ci ha permesso di portare a casa il successo finale“, raccontano i Campioni Olimpici di Tokyo 2021.

Grande soddisfazione anche da parte di Michele Marchesini, direttore tecnico della Nazionale italiana: “Hyeres si è confermata un campo di regata interessantissimo ed abbiamo vissuto una settimana intensa e molto varia con venti freschi e forti all’inizio fino ad arrivare alle brezze leggerissime della giornata conclusiva. Il bilancio è assolutamente positivo, partendo da Tita-Banti nel Nacra che hanno dimostrato una solidità impressionante: la loro striscia prestativa è assolutamente notevole e stanno scrivendo la storia di questo sport”.

Foto: Lapresse